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Per la mia candidatura a Grazia.it

La cucina segue una sua logica ben precisa; si potrebbe paragonare alla vita delle persone: ci sono tempi per studiare, per fare e tempi per aspettare; ci sono cose utili, inutili e irrinunciabili; cose brutte ma dal sapore ottimo, o meravigliosamente insipide. Ci viene insegnato cosa é bene e che cosa è male, ma non per questo qualcuno, nemmeno il più presuntuoso dei presuntuosi, si é mai sognato di scrivere un manuale sulla vita perfetta. Si capiscono le basi, si mettono insieme i pezzi, ci si ricorda degli errori, e cosí facendo con un po’ di voglia e fortuna magari ci salta fuori qualcosa di buono. Una volta provata la formula non ci resta che applicarla. La cucina secondo me funziona così: non uso la bilancia e vado solo ad occhio; odio il microonde, compro le uova dal contadino, in casa devo avere sempre tutto, i surgelati (a parte per il cornetto Algida) sono per me un reparto inesistente, esistono 50 varianti di pomodoro, ed una sola ricetta per fare il ripieno dei tortellini, amo le verdure ma evito sempre molto volentieri il minestrone (sa di tutto, quindi di niente); cerco di scegliere sempre i prodotti migliori, che non necessariamente equivalgono a quelli piú costosi; evito volentieri i centri commerciali e amo le botteghine fidate di paese…

Ovviamente la sezione di Grazia.it a cui mi sono ispirata è sicuramente quello relativo al food

http://www.grazia.it/Stile-di-vita/tendenze-in-cucina

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