

Si, vorrei essere una it-blogger.
Perché al liceo avevo 8 di italiano. E se il mondo della moda è stato il mio primo amore, scrivere è da sempre la mia passione. Scrivere di moda lo sarebbe ancora di più.
Perché da piccola le mie Barbie avevano più vestiti, scarpe e borsette che amiche. E ovviamente andavano sempre alle sfilate.
Perché quando sono stata assunta nel negozio in cui lavoravo, la prima settimana non ero Silvia. Io ero "quella con il blog".
Perché fin dal primo giorno in cui ho deciso di aprire La Blondette, due anni e un mese fa, mi ci sono dedicata come se fosse l'intero pubblico del web a leggere i miei articoli. E perché la soddisfazione che provo ad ogni commento, ad ogni complimento mi ripaga di tutte le serate passate a cercare l'ispirazione o a visionare caterve di foto.
Perché, inutile a dirlo, Vogue, Elle e Glamour sono e saranno sempre le mie Bibbie, degne di un posto d'onore nelle mie giornate, oltre che nella mia libreria. E perché se sono triste o vuoi farmi felice, portami a fare shopping e non smetterò di ringraziarti.
Perché se il mio blog fosse scelto come IT-blog, sarei la prima a complimentarmi ancora una volta con me stessa per aver sempre preferito concepire i miei post come tanti mini articoli di giornale piuttosto che riempirli di sole foto di miei outfit, che con una reflex in mano sono capaci tutti a fare.
Perché potrei andare avanti per ore con i miei perché, ma penso che già il primo sia bastato a spiegarvi quanto tutto questo mi piacerebbe. Ma, crepi l'avarizia, "melius abundare quam deficere" dicevano i latini. E lo dico anche io.
