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Blood & Breakfast di Riccardo De Torrebruna

Creato il 16 dicembre 2014 da Ilbicchierediverso

Blood & Breakfast di Riccardo De Torrebruna

Blood & Breakfast- edizioni Ensemble- esce fuori dalla penna veloce e scura di Riccardo De Torrebruna, che per modus rappresenta quasi un richiamo ad uno stile narrativo tipico della fine del ‘700, quei proto-noir che avevano l’odore di strade fumose, angoli bui e protagonisti distanti, estranianti nella loro tetra compattezza.

Questi elementi, che si percepiscono a più livelli, con differenti gradi di lettura e interpretazione, si puntellano come fondamenta in quello che è una perfetta fusione tra magistrale descrittività, dialoghi brillanti e un occhio decisamente cinematografico. “Il cinema ha dato molta consistenza alla scrittura dei dialoghi serrati e intensi del libro” mi ha confidato dopo la presentazione tenuta alla fiera della piccola e media editoria di Roma (Più Libri Più Liberi). Il tessuto che si forma e su cui scivola la trama rievoca così, come ha detto durante l’incontro Marco Risi, “un po’ dell’Hitchcock di Psycho” non mancando di altre influenze avute grazie alla lettura dei romanzi di Dostoevskij, Kafka e finendo con Thompson. Il pensiero corre dunque, al concetto dello “straniamento” tanto caro a Bertolt Brecht dove , tracciando i contorni dei personaggi e descrivendoli a filo d’anima si vuole lasciare il lettore incollato alla vicenda, al messaggio, senza mai immedesimarsi emotivamente col protagonista.

Quanto detto basterebbe per chiudere qui la recensione e suggerirvi di acquistarne una copia, ma quello che ho tra le mani è molto di più: è uno di quei romanzi che si raccontano, e ti raccontano un mondo, quello che ci circonda, ma anche e soprattutto quello interiore, scatola cinese che racchiude una storia e ne cela altre mille, che parte da un paesaggio che all’apparenza può sembrare anonimo ma che, ad una più attenta analisi, potrebbe rivelarsi come un luogo esatto e che trova la sua peculiarità nel contrasto tra il panorama agreste e le colate di cemento che lo scrittore, parlando della scelta fatta, ha spiegato cosi: “Trovo di impatto il fatto che un tratto di terra con distese di verde affacciate sul mare siano divenute vittima del degrado urbano”, e che si ingrandisce con lentezza voluta verso la storia del protagonista, Carl, studente di medicina fallito che decide di avviare un bed & breakfast nella villetta ricevuta in eredità dalla nonna una donna fredda e odiosa con la quale non ha mai avuto alcun tipo di rapporto, e che inizia a prendere dei toni tetri quando i primi due ospiti scompaiono nel nulla e Carl sente nascere il bisogno di violenza.

Da subito si è sbilanciati in un alternarsi tra mondo reale e mondo onirico, un fondersi di pensieri, azioni e momenti che destabilizzano il lettore, in una sfida lenta ma tenace che lo accompagnerà per tutta il libro, facendo ruotare progressivamente il meccanismo della storia fino all’inaspettato finale

Un libro per gli amanti delle letture di genere che cercano qualcosa in più del solito cliché, tetro, con dialoghi intensi, che spinge nei meandri più oscuri della psiche e dell’anima, lasciando invischiati come in un pozzo di pece.

Articolo di Cesare Colonna

Blood & Breakfast

Autore: Riccardo De Torrebruna

Edizioni Ensemble-2014


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