Bene, quando un film ha nel cast Paul Bettany (di cui continuo aver fiducia, nonostante certe porcherie di cui è stato protagonista), Brian Cox, Mark Strong e Stephen Graham, non posso fare a meno di volerlo vedere. Per questo, non ho perso tempo, nonostante sia quasi ignorato ovunque, Rete compresa. Il motivo ancora non lo so, ma come accadde per un altro film del regista Nick Murphy, The Awekening, si ignora un prodotto con degli ottimi numeri. Misteri…
Locandina
Trama
Una ragazzina di 12 anni viene ritrovata morta. I detective Fairburn, Joe e Chrissie, figli a loro volta dell’ex capo di polizia Lenny, iniziano a indagare. Il primo sospettato è Jason Buleigh, un disturbato con precedenti per atti osceni, ora fervido credente. L’uomo ha tutte le carte in regola per essere l’omicida. Joe, sotto pressione per un precedente caso in cui sbagliò rimettendo in libertà un colpevole, si lascia prendere la mano…
Strong è un ottimo attore per me, e anche Bettany, se smettesse di accettare ogni cosa che passa per caso
Considerazioni
Visto a scatola chiusa, fidandomi solo per gli attori e il regista, ho avuto una buona sorpresa. Cast solido, storia molto buona che si sviluppa in un senso imprevisto. Se all’inizio si pensa che il cuore di tutto sia l’indagine sulla morte della ragazzina, si capisce presto che è solo un pretesto per risolvere un dramma familiare, di un padre inarrivabile come modello di poliziotto, ora ridotto a un’imbarazzante caso umano afflitto dal morbo di Alzheimer e del precedente errore di valutazione, di un pericoloso criminale lasciato andare per sbaglio e tornato a colpire subito.
Non so perché per ora sia poco quotato, essendo invece fatto e recitato molto meglio di tanti altri film in circolazione.