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Bloody Mary, un classico per gli amanti del bere.

Creato il 04 marzo 2014 da Egosistema

Il Quid Prefazionale!

Era da un pò che non facevo un articolo, in particolare un articolo per gli amici dell’associazione anonima alcolisti e non ma pur sempre alcolizzati. Inizialmente non sapevo che presentare, di cocktail ce ne sono una marea e sinceramente mi trovavo un pò in difficoltà perchè davvero non avevo idea di cosa proporre. Il lampo di genio è nato quando mia moglie, con candido fare, mi chiede di comprarle degli assorbenti perchè è iniziato il ciclico periodo da me denominato “The Week Of Blood Clot”. Così mi è venuto in mente che esisteva il Bloody Mary. :-)

Bloody Mary

Storia del Bloody Mary

Il Bloody Mary è un cocktail a base di vodka, succo di pomodoro e spezie piccanti od aromi come la salsa Worcestershire, il tabasco, il consommé (o, in alternativa, il dado da cucina), il cren, il sedano, il sale, il pepe nero, il pepe di Caienna e il succo di limone.

Il Bloody Mary è stato quasi certamente creato da George Jessel attorno al 1939. Lucius Beebe, nella sua colonna scandalistica “This New York (New York Herald Tribune, 2 dicembre 1939, pagina 9), pubblicò quello che si ritiene sia il primo riferimento a questo drink, assieme alla ricetta originale: “Il nuovo tonico di George Jessel, che sta ricevendo attenzione dagli editorialisti della città, è chiamato Bloody Mary: metà succo di pomodoro, metà vodka.”

Il francese Fernand Petiot corrobora la tesi per cui George Jessel inventò il drink e il nome, e che egli (Petiot) aggiunse semplicemente le spezie alla semplice bevanda composta da vodka e succo di pomodoro. Dal New Yorker Magazine del luglio 1964: 

“Io ho dato il via al Bloody Mary odierno,” ci dice. “George Jessel disse di averlo creato, ma non era altro che vodka e succo di pomodoro quando lo rilevai. Io copro il fondo dello shaker con quattro grosse prese di sale, due di pepe nero, due di pepe di Caienna e uno strato di salsa Worcestershire; Quindi aggiungo una spruzzata di succo di limone e del ghiaccio tritato, verso due once di vodka e due di spesso succo di pomodoro, scuoto, filtro e verso. Noi serviamo da cento a centocinquanta Bloody Marys al giorno, qui nella King Cole Room e negli altri ristoranti e sale per banchetti.”

Origine del nome.

L’epiteto ”Bloody Mary” viene associato a diversi personaggi femminili, storici o fittizi, soprattutto la regina Maria I d’Inghilterra (si veda Bloody Maryper le altre). Si ritiene che l’ispirazione per il cocktail fu la star Hollywoodiana Mary Pickford, che in precedenza ebbe un cocktail simile, consistente di rum, granatina e maraschino che portava il suo nome.Nel 1934 il cocktail veniva chiamato “Red Snapper” al St. Regis Hotel, dove all’epoca lavorava Petiot. Fu li che al drink venne aggiunto il tabasco e il nome “Bloody Mary” divenne popolare. Negli anni 1960 divenne popolare servire il cocktail con il sedano per via di un ospite della “Pump Room” dell’Ambassador East Hotel di Chicago. Il nome probabilmente si riferisce al colore rosso sangue del cocktail. Il termine richiama, inoltre, nell’immaginario collettivo, la leggenda metropolitana di Bloody Mary (folclore).

MA ORA BANDO ALLE CHIACCHIERE E PASSIAMO ALLA FASE UNO…

Bloody Mary, un classico per gli amanti del bere.

Preparazione ed Ingredienti.

In primis procuriamoci diverse guarnizioni per decorare al meglio il nostro cocktail.

Il Bloody Mary, e l’analcolico Virgin Mary, sono serviti spesso di mattina, (così come il Mimosa e lo Screwdriver), anche se sono molto popolari anche per l’aperitivo serale.

Mentre non sono necessari virtuosismi particolari per creare un cocktail a base di vodka e succo di pomodoro, alcune versioni più elaborate sono divenute marchi di fabbrica dei barman che le hanno create. Una decorazione comune è l’aggiunta di un gambo di sedano, se il cocktail è servito in un tumbler alto, spesso adagiato sul ghiaccio.

Ricetta IBA 

  • 4,5 cl di vodka
  • 9 cl di succo di pomodoro
  • 1,5 cl di succo di limone
  • 2/3 gocce di Salsa Worcester
  • 1 pizzico di sale e di pepe nero
  • Tabasco

Può essere shakerato vigorosamente o mescolato lentamente, il risultato sarà lo stesso. La tecnica consigliata per poter effettuare poca diluizione ma molto raffreddamento e miscelazione nel cocktail è la tecnica di throwing. Decorazione con un stecchino di sedano; preparare anche degli spiedini con qualche oliva, della giardiniera, qualche carota, funghi, o altra verdura; o anche carne (salame, gamberetti, etc.) e formaggio. A volte può essere guarnito anche con asparagi sottaceto.

Variazioni alcoliche e analcoliche

  • Virgin Mary, Bloody Shame, o Bloody Virgin, trattasi in pratica della versione analcolica conosciuta sotto diversi nomi, tra cui il secondo termine è il più diffuso in Australia;
  • Ruddy Mary, si mette il Gin al posto della vodka;
  • Red Hammer
  • Nel nord est degli Stati Uniti durante gli anni cinquanta la vodka era scarsa, e veniva usato il gin invece della vodka, ed il cocktail veniva chiamato Bloody Mary ; quando la vodka tornò reperibile in queste regioni, il Bloody Mary con la tradizionale base di vodka prese il nome di Red Hammer, ma solo per qualche tempo;
  • Michelada, birra messicana a rimpiazzo della vodka, solitamente aromatizzato con una paio di gocce di salsa Worchester e di Tabasco;
  • Bloody Geisha,  Sake al posto della vodka, poi se volete far diventare il cocktail più hot…procuratevi una Geisha con il ciclo;
  • Bloody Maria, Tequila al posto della vodka;
  • Brown Mary or Whiskey Mary Whiskey al posto della vodka;
  • Bloody Bishop Sherry al posto della vodka;
  • Red Eye, Calgary Red Eye, or Saskatchewan Red Eye… Alias birra invece della vodka, solitamente nella proporzione di 50/50 con il succo di pomodoro (non voglio criticare, ma onestamente penso abbia un sapore di merda);

 

Variazioni nel mixer

  • Bloody Bull, brodo di carne e succo di pomodoro. Il drink nacque al ristorante Brennan’s a New Orleans ed è servito al Commander’s Palace come negli altri ristoranti affiliati alla famiglia Brennan;
  • Bull Shot, brodo di carne al posto del succo di pomodoro. Può contenere sale, pepe o succo di limone, Tabasco e salsa Worcestershire;
  • Caesar, Bloody Caesar, o Clammy Mary, il Clamato sostituisce il succo di pomodoro, ed è molto più popolare in Canada rispetto al cocktail tradizionale; (Il Clamato, se ve lo state domandando, è una sorta di succo di frutta al pomodoro, l’ho provato negli USA e sinceramente non mi piace…non vi dico sui gamberetti);
  • Bloody Eight or Eight Ball, l succoi di pomodoro viene sostituito dal V8, o da una mistura in parti uguali;

Variazioni nel formato del drink

  • Frozen Bloody Mary posizionato in un miscelatore con ghiaccio.
  • Flaming Bloody Mary,Una piccola quantità di rum 151 viene fatta galleggiare in alto e incendiata. Ideale per momenti freddi.
  • Flaming, Frozen Bloody Mary l‘unione dei due cocktail precedenti.
  • Upside Down Bloody Mary, chi deve bere il cocktail appoggia la sua testa al bancone dandogli le spalle. Il cocktail gli viene versato in bocca e lo mescola la stessa persona che lo beve..quindi stesso in bocca. È un metodo utilizzato per riprendersi da una sbornia.
  • Bloody Mary Jane, marijuana con succo di pomodoro e un po’ di vodka, da lasciare stare in frigo per circa due ore. Tale composto viene utilizzato al posto del semplice succo di pomodoro in un bloody mary.

Varianti particolari

  • Bloodless Mary, senza succo di pomodoro

 

A seguire un video su come preparare il Bloody Mary con la partecipazione del fratello tarocco di Antonino Canavacciuolo

 

Considerazioni personali: A ME NON PIACE…That’s all..

Come sempre, bevete responsabilmente, noi proponiamo solo delle bevande per passare una serata allegra con gli amici. Pertanto siamo fuori da ogni responsabilità se i nostri consigli vengono presi nel modo sbagliato e vi ritrovate con una cirrosi epatica, coma etilico ecc ecc. anche se spiritualmente vi saremo vicini nel vostro percorso fino a quando non vedrete la luce (che sia DIO o le luci di un pronto soccorso dipende da voi).

Enjoy It!


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