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Blues e Chupa Chups

Creato il 27 febbraio 2011 da Iannozzigiuseppe @iannozzi

di Iannozzi Giuseppe

Blues e Chupa Chups

a Vany, tenera agnellina
che non esita a tirarmi calci sugli stinchi!

Piangi, piangi bimba

Piangi, piangi bimba
Mi piace vederti piangere

Piangi, piangi, piangi
Piangi forte forte, sempre di più
Io resterò indifferente
Mi piace tanto tanto
sentire le tue lacrime
baciare il sorriso mio cattivo

Sarò cattivo, senza pietà
Non ti illudere, non tornerò gentile
con la coda fra le gambe,
un Fantozzi con le mutande tirate sù
fin sotto le ascelle
Sarò uomo di mascella quadrata
Bisognava far la quadra
tanto tempo fa, tanto tempo fa
Eh no, non asciugherò i tuoi occhi
C’ho un maledetto casino in testa
che la metà basta
e fortuna che non è ancora aperta
la stagione di caccia

Piangi, piangi a volontà
Questa non è una storia di carnevale
o una semplice fuga di gas
Siamo già saltati in aria
con Sbirulino e Arlecchino
e ci rimprovera Pulcinella
di non aver saputo mantenere
il segreto
Dovevamo dirci addio già da un po’

Piangi, piangi tanto tanto
Non sarò mai il santo
che tu vuoi
Non sarò mai un finto, un carabiniere
o un cavaliere tutto d’un pezzo
Piangi, piangi tanto
Prima o poi finiranno le lacrime
Finiranno come son venute
Sarà come non fosse successo niente mai

Dovevamo dirci addio già da un po’
E sarà come non fosse successo niente
perché finalmente capirai che pazzo
lo son sempre stato sul serio e per gioco mai

Blues e Chupa Chups

Rubo sempre
Perdo sempre ai dadi
Non mantengo le promesse
Lascio che mi spezzino le ossa
Dicono sia amore

Una stella cadente, la Bella e la Bestia
Chupa Chups, bigodini e parole
Il mio peso sulla bilancia
La penna Bic e lo sbrego sul foglio bianco
Oh, sono sempre dalla parte sbagliata
Prendo sempre per me il cuscino più duro
e dico che è giusto così perché c’è bisogno
d’un attore in gamba nel ruolo della vittima

Mamma raccontava sempre a tutti i vicini
che non avrei combinato nulla di buono
Mamma non aveva poi torto,
diceva d’usar la testa nelle operazioni di conto
invece di morire per una poesia non scritta
Ed eccomi qui che conto le stelle,
giusto una mezzatacca senza partito né vestito

Rubo foto dalle cornici
Vado a zonzo a piedi nudi
Ascolto le voci dei perdenti
E mi gioco il poco che ho in uno starnuto
Dicono sia dolore, dicono così

Oh sì, mamma aveva ragione, aveva ragione
a dire che ero uguale al mio vecchio
Me lo ripeteva sempre davanti alla scuola
che sarei caduto e non mi sarei più fermato
Ed eccomi qui che conto i gradini
cadendo giù dalle scale a testa bassa

Oh, sono sempre dalla parte sbagliata
Una mezzatacca senza partito né vestito
Mamma non aveva poi torto,
ascolto ancora gli ululati dei lupi,
le grida dei perdenti e quelle dei braccati
per morire su una poesia che non so scrivere

Oh, sono sempre dalla parte sbagliata
Mamma aveva visto giusto, lo dicono tutti
e lo dico anch’io

Senza di te

Senza di te
c’è sempre pioggia
dovunque vada

Le colombe
non vanno ai matrimoni
e le campane
non suonano a festa
E nella mia testa
c’è una gran confusione

Scendo giù in strada
e i bambini giocano felici
pestando i piedi
nelle pozzanghere d’acqua;
garrule le loro risa
corrono in lungo
e in largo sovrastando
delle madri i rimproveri
Ma per me c’è soltanto
pioggia nera che mi bagna,
e un diavolaccio col forcone
che a ogni semaforo
mi spinge sotto le auto

Senza di te
c’è sempre il buio
Che aspetti
a salvarmi da me?


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