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Bob Fernley: "Force India penalizzata dalle nuove Pirelli"

Da Magazinef1 @MagazineF1
Il vice capo della Force India Bob Fernley ha accusato le modifiche imposte dalla Pirelli e dalla FIA come motivo principale del calo delle prestazioni di Paul di Resta e Adrian Sutil nell'ultimo Gran Premio di Germania, in cui entrambi non hanno raccolto punti, consentendo alla Mclaren di riavvicinarsi nel Mondiale Costruttori. Per evitare il ripetersi dell'esplosione dei pneumatici la Pirelli ha richiesto a tutte le scuderie di impostare determinate pressioni sui propri pneumatici, vietando inoltre la possibilità di scambiare le gomme posteriori per aumentarne la durata. Modifiche rispettate da tutti i team, ma che hanno fortemente penalizzato la Force India, come ammette lo stesso Fernley: "Non siamo andati bene in questo fine settimana. Le gomme hanno certamente avuto un forte impatto sul nostro calo. Non ci rimane altro che cercare di capire come funzioneranno i nuovi pneumatici che verranno introdotti in Ungheria."
Le nuove mescole verranno realizzate combinando alcuni elementi di quelle attuali con altri provenienti dai pneumatici dello scorso anno. Un cambiamento radicale dopo 10 gran premi, che renderà la vita difficile alla scuderia indiana, che ha costruito la VJM06 intorno alle mescole del 2013: "Non siamo fiduciosi sui nuovi pneumatici che verranno portati dal prossimo anno. Ci sarà un cambiamento significativo che penalizzerà la nostra vettura, costruita intorno alle specifiche dei pneumatici di inizio anno. Fortunatamente il test di Silverstone ci permetterà di confrontare i dati raccolti in questo fine settimana con quelli che otterremo dallo Young Test Driver. Ovviamente questo rallenterà anche lo sviluppo della vettura del prossimo anno, dovendoci concentrare nuovamente sulla monoposto attuale, che avevamo deciso di congelare per focalizzarci sul 2014. Oltre a noi, anche Ferrari e Lotus credo che soffriranno questo cambiamento. Come accade spesso quando si impongono delle modifiche a stagione in corso, ci saranno dei vincitori e dei vinti e noi purtroppo facciamo parte della seconda categoria. La domanda è: quanto perderemo?"

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