Magazine Diario personale

Boccate d’aria fresca

Da Daniela Gallucci @malaikadany

A volte ti ritrovi in un vortice di eventi apparentemente tutti uguali, che ti trascinano e se non stai attento, ti fanno sprofondare: da quando suona la sveglia la mattina inizi a correre e pianificare la scaletta della tua giornata mentalmente, e spesso ti dimentichi di te stesso per continuare a rincorrere un qualcosa che poi, cosa sia, ancora non lo hai capito.

Percorri la stessa strada per andare a lavoro, entri in ufficio e ripeti sistematicamente, gesto dopo gesto, le stesse identiche mosse ogni giorno, tutti i giorni.

Boccate d’aria fresca

Lavori le tue belle otto ore e torni a casa ancora correndo per preparare, sistemare, cucinare, controllare la posta e mettere a letto i figli o portare fuori i cani.

La sera ti butti sul divano, esausto, forse il tempo di una scorsa veloce sulle attività degli amici su facebook e poi subito a letto perché sei troppo stanco.. E domani si ripete, da capo, una fotocopia della giornata precedente.

Conoscete anche voi persone così vero? O forse, siete voi quelle persone?

Seppur - momentaneamente- intrappolata in una vita di routine, cerco sempre di non ripetere gli stessi gesti sistematicamente giorno dopo giorno: cambio sempre strada per andare a lavoro, mi invento piccole varianti in ufficio giorno dopo giorno, creo storie fantasiose ed immaginarie portando a letto la piccola.

Ma pur sempre, in un certo senso, di routine si tratta.

Il bello di vivere all'estero è però quando gli amici o parenti vengono a farti visita: la tua routine improvvisamente si interrompe, una boccata d'aria fresca entra in casa e tutto ciò che si stava ingrigendo ritorna a riprendere colore, giusto in tempo.

Boccate d’aria fresca

E così ti trovi a girare per la città, quella in cui vagabondi ogni giorno, e la vedi più bella che mai, facendo notare gli angoli più particolari ai tuoi ospiti, i piccoli segreti che solo un abitante conosce, gli scorci più belli e i negozi più particolari.

All'improvviso realizzi di quanto ti paice questo posto, nonostante il tempo che non le rende giustizia (ma che quando esce il sole tutto diventa semplicemente meraviglioso) e capisci che questa visita era importante per ricaricare le batterie e che devi tenere duro e far durare questa carica il più possibile, perché per quanto distanti possano essere i tuoi amici, sai che loro ci saranno sempre.

Boccate d’aria fresca

Ogni tanto porre una pausa alla routine è necessaria per riprendere a respirare correttamente, per schiarirsi le idee, e per ricordarsi di quanto, questa routine, sia assolutamente letale.

Oggi voglio salutarvi così, con quella che più che una poesia definirei un mantra, che andrebbe letto frequentemente quando sentiamo che stiamo per ricadere nella routine.. E ringrazio la mia amica Sara, blogger di Viaggio AnimaMente, per averla postata oggi.. Perché era troppo tempo ormai che non la rileggevo ed è caduta esattamente al momento giusto!

Lentamente muore
chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita, di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore
chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.

Soltanto l'ardente pazienza
porterà al raggiungimento
di una splendida felicità.

Martha Medeiros

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