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Bocciata la bocciatura

Creato il 26 luglio 2011 da Oblioilblog @oblioilblog

Bocciata la bocciatura

La scuola rischia di essere protagonista di una rivoluzione epocale nei prossimi anni, a partire da uno dei suoi aspetti meno felici: la bocciatura. Questo provvedimento, secondo gli esperti, sarebbe negativo sotto diversi punti di vista.

Innanzitutto, non è utile per recuperare il ritardo sul programma; anzi, si penalizza ulteriormente lo studente. In secundis, i ripetenti peggiorano i risultati complessivi delle classi e la percentuale degli studenti che riescono a diplomarsi. Infine, la bocciatura rafforza le disuguaglianze tra i ragazzi che hanno problemi scolastici e quelli che non ne hanno: i primi tendono a perdere fiducia e ad allontanarsi dallo studio. 

Secondo l’Ocse:

Nei paesi in cui un maggior numero di studenti ripete gli anni scolastici la performance globale tende ad essere inferiore, e il background sociale ha un impatto maggiore sui risultati di apprendimento.

Alcuni paesi si sono già adeguati: l’Austria abolirà le bocciature dall’anno prossimo, la Finlandia e la Gran Bretagna hanno organizzato corsi di recupero personalizzati e altre misure di sostegno.

In Italia è difficile che si possa ad arrivare a scelte di questo tipo. Il ministro Gelmini ha sempre mostra una certa inflessibilità:

Sono contraria ad una scuola modello ’68 che non distingue chi si impegna e merita dai lavativi, che promuove tutti senza differenze.

In Europa la media di mortalità scolastica è del 13%, in Italia del 18.

C’è anche l’aspetto economico a sfavorire la bocciatura. Ogni studente ripetente costa tra i 10 e 15 mila dollari annuali. In Spagna, Belgio e Olanda, i bocciati incidono sul 10% del budget complessivo per l’educazione. Ne risente anche l’economia perché l’ingresso nel mondo del lavoro è ritardato e, a causa dell’abbandono, diminuisce la manodopera qualificata.


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