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Boccone amaro (numero tre)

Creato il 17 settembre 2013 da Virginie
Boccone amaro (numero tre) Ieri mattina, tra i titoli di Le Monde, ne ho trovato uno che mi ha dato la pelle d'oca. Diceva: "Opposizione in Cambogia" e proseguiva: "Un uomo è stato ucciso e diversi altri feriti domenica sera a margine di una grande manifestazione d'opposizione a Phnom Penh, segno di una tensione crescente attorno al risultato contestato delle elezioni legislative".
La storia è complessa e il mio riassunto estremamente impreciso, comunque il partito al potere è lo stesso dal '93. L'opposizione cresce, ha guadagnato seggi, ha, forse, perso le ultime elezioni, ma contesta i risultati elettorali. La tensione, ad agosto, quando eravamo in Cambogia, covava sotto la cenere. Ora, dopo la proclamazione dei risultati elettorali, si infiamma.
Così provo ad avere notizie da Phnom Penh. Eccole: "effettivamente il clima è un po' teso, domenica molte strade erano chiuse, filo spinato e barricate avevano preso posto lì, dove il giorno prima c'erano i piccoli venditori o i conducenti di motodop. Due giorni prima dell'annunciata manifestazione (autorizzata sino alle 18h00) due o tre ordigni sono stati trovati e fatti esplodere in punti simbolici della città (Wat Phnom, Palazzo reale, nella foto, tesoro pubblico).... opera degli attivisti di Sam Rainsy (capo dell'opposizione, n.d.v.) o opera machiavellica del Sig. Hun Sen (capo del governo, in carica dal '98 e, precedentemente, già primo ministro a due riprese, nel 1985 e nel 1993, sempre n.d.v.), che cosi potrà poi giustificare l'aggressivo intervento della polizia durante le manifestazioni? Domenica è stata una brutta giornata, la gente ha avuto paura prima ancora che qualcosa di brutto succedesse. Ed evidentemente a ragion veduta. Immagina che su una trentina di dipendenti, al lavoro ne sono venuti 2, soprattutto perché i genitori, memori di ben altre elezioni e ben altri scontri, hanno fatto grosse pressioni perché i loro figli restassero chiusi tappati in casa. Insomma, alla fine ci è scappato pure il morto.
"Ieri mattina, è stato raggiunto un accordo di principio su 3 punti fondamentali:
- rispettare la lettera del re su una risoluzione non violenta della situazione
- riforma elettorale per le prossime elezioni (e Hun Sen se la rideva sotto i baffi, nel frattempo, secondo me... "sì sì, fra 5 anni, ecchisssene, qualcosa troverò...")
- continuare a negoziare per risolvere la situazione nazionale.
"Insomma, a mio avviso, 3 punti del cavolo, visto che il motivo del contendere era il risultato elettorale... ma a quanto pare è bastato per eliminare i posti di blocco, barricate e fili spinati dalla città".
Qui un video del Phnom Penh Post (in inglese)

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