Lo avevo scritto sulla pagina fb un paio di giorni fa, ma sabato sono stata al “Boekenfestijn” a Leuven, una cittadina che si trova vicino Bruxelles. Un ottimo modo per festeggiare la festa della Donna, trascorre del tempo circondata dai libri. Ero partita con tante aspettative, e sono rimasta abbastanza delusa. Sia perché la persona che me ne aveva parlato era super entusiasta e ne aveva parlato benissimo, sia perché mi aspettavo ben altro.
Siamo partiti di buon ora, ci sono andata con i miei coinquilini e con il treno, dopo aver fatto una figuraccia con il tizio dell’ufficio informazioni, siamo arrivati a Leuven. Per chi non lo sapesse, il Belgio è diviso in due zone, quella a nord ovest è la parte fiamminga, quella a sud est è la parte francese.
(cartina del Belgio)
Bruxelles è un’isola francese in un mare fiammingo… ma appena esci dalla metropoli… non ci capisci più niente. Vi giuro, il fiammingo o “neanderlantese” è qualcosa di impossibile da decifrare. Con il mio inglese sgangherato riesco a farmi capire abbastanza, e meno male, anche se M., il mio coinquilino, mi ha scambiato per un vocabolario ambulante. Leuven che si trova proprio nella parte fiamminga è dominato da individui che blaterano in una lingua impossibile.
Dopo un viaggio in bus che ci ha portati alla periferia della cittadina, siamo entrati nella fiera con la voglia di portare via il mondo, solo per renderci conto che la maggior parte dei libri era proprio in fiammingo. Una delle poche eccezioni erano i tutti i paperback della serie “The Mortal Instruments” di Cassandra Clare che vendevano a 4,99euro.
(TMI di C. Clare)
Io non l’ho comprati solo perché non sapevo dove metterli e come riportarmeli a casa, e perché non navigo nell’oro e devo mangiare qui a Bruxelles.
La fiera in sé era divisa per sezioni, ognuna con un diverso genere, vi erano diversi stand di non fiction, dai libri di cucina alle biografie dei cantanti famosi (quando ho visto quella dei One Direction ho pensato a te @Imma_Er). Uno dei pezzi più interessanti, che ad aver spazio e soldi avrei comprato volentieri era un dizionario completo con discussione episodio per episodio della serie “The Simpsons”. Una cosa stupenda che mi sono messa a sfogliare sotto gli occhi inferociti di chi si occupava dell’organizzazione, tant’è che mi sono allontanata in fretta e furia e non sono neanche riuscita a fare una foto :/
Tra le varie sezioni, oltre a quella per bambini, ce n’era una, anche abbastanza estesa, dedicata agli young adult e ai new adult, peccato che si trattava di volumi in fiammingo. Mi sono divertita ad osservare le copertine della versione belga e fare la spunta del “questo l’ho letto” “questo ce l’ho”. Tra gli altri spiccava in prima fila Gayle Forman con delle copertine meravigliose.
C’era tra le altre anche una sezione dedicata ai libri di carattere scientifico, tra cui ho beccato un volume dedicato ad Eistein in fiammingo e uno di medicina psichiatrica che avrei voluto prendere.
Una bella sezione anche di libri in inglese, gli unici che avrei potuto prendere ma purtroppo non ho trovato niente che mi ispirasse alla lettura. O erano volumi sconosciuti ai più, o si trattava di cose già in mio possesso o generi che non mi interessavano.
Un’altra bella sezione era quella dedicata ai gadget o come li chiamiamo dalle mie parti i “ciaffi”, oggetti di varie dimensioni e forme, più o meno inerenti ai libri. Dai segnalibri agli adesivi, dalla carta da lettere alle penne, insomma di tutto un po’. Io mi sono comprata solo questo bellissimo segnalibro.
Dopo il fiasco della fiera ci siamo fatti un giretto per Leuven che è una bellissima città universitaria, dal fascino gotico di antica bellezza e splendore che di certo mi ha affascinata parecchio.
Vi volevo far vedere un paio di posti che per appassionati di libri sono molto interessanti:
- La biblioteca dell’Università di Leuven (si tanta tanta invidia, se penso a quella della mia università)