Il 31 ottobre 1975 veniva rilasciata Bohemian Rhapsody dei Queen, una delle canzoni divenute più celebri del gruppo inglese.
I Queen e A Night at the Opera
A Night at the Opera (1975) in cui è contenuta Bohemian Rhapsody è uno degli album più famosi dei Queen, il quarto registrato in studio, dopo Sheer heart attack del 1974. Il titolo dell'album, proprio come il successivo A day at the Races (1976), si ispira all'omonimo film del fratelli Marx. I due album sarebbero dovuti uscire insieme, ma gli ingenti costi di A Night at the Opera persuasero i produttori a distanziare le due uscite in modo da poter rientrare nelle spese. All'epoca, il gruppo aveva come manager John Reid, che avrebbe dovuto occuparsi adeguatamente del quartetto. Bohemian Rhapsody, di cui si parlerà approfonditamente nel prossimo paragrafo, fu il primo singolo di A night at the Opera ad essere rilasciato, il 31 ottobre 1975. L'album fu presentato in anteprima per la stampa a Londra, ai Roundhouse Stuios, dove campeggiava, in occasione della conferenza, un cartello che recitava " Welcome to A Night at the Opera". Immediatamente sotto, una scritta specificava che quell'album era stato il più costoso in tutta la storia della musica rock fino a quel momento. La lavorazione dell'album ebbe luogo in diversi studi di registrazione del Regno Unito, tra cui Trident Sarm, Roundhouse, Olympic, Rockfield, Scorpio e Lansdowne Studios. Fu pubblicato il 21 novembre 1975 dalla EMI per la Gran Bretagna e dalla Elektra Records per gli Stati Uniti, in cui uscirà in una nuova edizione per la Hollywood Records nel settembre 1991, due mesi prima della morte del frontman Freddie Mercury.
Il successo di questo quarto album non si fece certo attendere e surclassò rapidamente le aspettative del gruppo, all'epoca sì celebre ma non ancora a livelli tali da poter assistere con tranquillità e noncuranza all'uscita del disco. A Night at the Opera fu il primo album dei Queen ad ottenere il Disco di Platino (vendette più di 250 mila copie) e, a metà gennaio del 1976, il disco aveva superato il mezzo milione di copie vendute. L'album è tra i più sperimentali dell'epoca e del gruppo, in cui la musica rock si unisce alla classicità dell'opera: ed è proprio questa una delle principali particolarità di Bohemian Rhapsody, il primo singolo dell'album e, ancora adesso, a quarantanni di distanza, una delle canzoni più conosciute del gruppo. Il 2 dicembre, A Night at the Opera fu pubblicato negli USA e segnò la permanenza dei Queen nelle classifiche per ben cinquantasei settimane consecutive.
Bohemian Rhapsody
La canzone, scritta da Freddie Mercury (all'interno del gruppo era infatti nota come Fred's Thing), ebbe un periodo di registrazione particolarmente lungo e fu scelta come primo singolo dell'album in uscita, A Night at the Opera. Bohemian sarebbe uscita il 31 ottobre 1975, nonostante le numerose perplessità della produzione a proposito, che la giudicava una scelta estremamente rischiosa, soprattutto dopo che, poco prima, Killer Queen aveva solo sfiorato la vetta delle classifiche e Now I'm here non aveva ottenuto più del decimo posto. Le principali perplessità sull'uscita di Bohemian Rhapsody come singolo riguardavano la sua lunghezza (ben sette minuti, improponibile per un quarantacinque giri) e i suoi toni drammatici, oltre all'indiscussa complessità delle diverse parti in cui si divide. La storia raccontata da Bohemian Rhapsody è quella di un assassino (" Mama, just killed a man" è l'esordio della canzone) assalito dai rimorsi per quello che ha fatto; alla semplice parte cantata ne segue però una "a cappella" che richiama le atmosfere dell'opera lirica, che inizialmente doveva limitarsi a una serie di ripetuti "Galileo".
Pete Brown, inizialmente, cercò di dissuadere quanto più possibile i Queen dall'utilizzare Bohemian come singolo d'esordio dell'album, come ricorda Laura Jackson in Freddie Mercury. Chi vuol vivere per sempre?: "Non sorprendentemente, Pete Brown rimase scioccato, e fece di tutto per convincere la band a ritornare sulla propria decisione: <<Cercai di far capire a Freddie che era da pazzi proporre " Bohemian Rhapsody " come prossimo singolo, perché secondo me li avrebbe affossati del tutto, e, in effetti, in privato, John Deacon mi disse di essere d'accordo con me. Freddie, Brian e Roger, invece, erano assolutamente convinti della necessità di affermare la credibilità del gruppo, e rimasero saldi sulle proprie posizioni.>>" Il produttore Gary Langhan, invece, fu immediatamente convinto della validità del brano, che sostenne: "Mi resi immediatamente conto che stavo ascoltando il miglior brano musicale che avessi mai sentito o sarei mai riuscito a sentire [...]. Per quanto riguarda le discussioni sull'eccessiva durata del brano, ricordo che puntarono i piedi e si dimostrarono irremovibili [...]". Qualsiasi invito o tentativo di persuasione per accorciare la canzone fu vano.
Kenny Everett, dj amico di Freddie Mercury, ricevette dalle mani dello stesso Mercury il vinile dell'ancora inedito singolo (non era ancora stato accettato ufficialmente da Capital radio). Un brano lunghissimo e in parte operistico sarebbe stata una sfida decisamente spinosa per chiunque, ma Everett giocò e vinse, nonostante le reazioni al brano furono diametralmente opposte (negli anni Ottanta, riuscì a gareggiare contemporaneamente nelle categorie Miglior e Peggior Disco di Sempre). Il brano fu inoltre sempre proposto nella sua durata originale, senza tagli e conservando la parte operistica.
Il 10 novembre 1975 iniziarono agli Elstree Studios anche le riprese per quello che all'epoca era chiamato "video promozionale" e che si sarebbe trasformato in uno dei videoclip più famosi della storia della musica (e tra i più costosi, almeno all'inizio: costò infatti quattromilacinquecento sterline), con le sue atmosfere rock e psichedeliche, caratterizzate come sempre da una forte presenza scenica di Mercury. Il video di Bohemian Rhapsody fu girato in quattro giorni e montato in uno; nonostante le perplessità circolanti all'epoca, il video sarebbe diventato uno dei più famosi in circolazione e avrebbe fatto impennare la carriera di Mercury, May, Deacon e Taylor.