5. Gli Incredibili (The Incredibles, 2004)
Visto per la prima volta al cinema e poi mai più, rammento benissimo l'esilarante pargoletto Jack Jack, l'inettitudine pre-griffiniana di Mr. Incredible e la sarta doppiata da Amanda Lear. Mille spanne sopra il moscissimo Megamind, forse si parla del primo cartone animato dove i supereroi vengono messi alla berlina e dipinti come esseri umani normali, pieni di fisime e problemi comuni.
4. Monsters & Co. (Monsters, Inc., 2001)
Geniale per l'idea di ritrarre una società di mostri "normali", azzeccatissima la coppia di protagonisti Sulley e Mike e dolcissima la presenza della piccola Boo. Risate e commozione come se piovessero.
3. Ratatouille (Id., 2007)
Adorabile, sia per l'ambientazione parigina che per la morale ottimistica: tutti possiamo riuscire a realizzare i nostri sogni, persino un ratto con ambizioni da chef. Bastano l'impegno e la capacità di riconoscere le nostre reali abilità. Mai ratatouille fu più commovente e rivelatoria!
2. Alla ricerca di Nemo (Finding Nemo, 2003)
Colmo di gag esilaranti, realizzato in maniera impeccabile e popolato da personaggi indimenticabili e in grado di entrare di diritto in quell'Olimpo dove già spadroneggiano idoli come l'Anacleto de La spada nella roccia, il Sir Biss di Robin Hood o il Genio di Aladdin (ogni riferimento alla smemorata Dori è puramente casuale). Splendido esempio di come il coraggio può farci superare qualsiasi paura... e arrivare dove un pesce pagliaccio non è mai arrivato prima!
1. Toy Story 3 (Id., 2010)
E pensare che i primi due mi ero rifiutata di vederli, poi sono stata irrimediabilmente catturata dalla storia di questi giocattoli così umani. Il terzo capitolo della saga, in particolare, è un emozionante connubio di commedia, avventura, horror e sentimenti, la perfezione elevata alla terza potenza e permeata di un sentimento di nostalgia così forte che a fine visione avevo gli occhi in mano dal gran piangere. Capolavoro indiscusso della Pixar, almeno per me.