Torna la rubrica Bolle di Ignoranza, dove vengono sommariamente “recensiti” film visti poco, male e molto probabilmente anche indegni di venire recuperati per una visione più accurata. Lampante è il caso di My Soul to Take – Il cacciatore di anime (My Soul to Take), scritto e diretto nel 2010 da Wes Craven. Seguono SPOILER.
Trama: un maniaco omicida muore e lo stesso giorno, alla stessa ora, nascono sette pargoli. C'è chi dice che l'anima di questo tizio si sia scissa in sette parti e ogni pezzo sia finito dentro questi bambini, ormai adolescenti, che, neanche a dirlo, raggiunta la maggiore età cominceranno a venire uccisi...
Ha un coltello in mano: è lui il colpevole!!!
Mercoledì, alle 23.50, mi accingo a guardare My Soul to Take su Italia 1 con la migliore predisposizione d'animo possibile. Poco importa che Matteo, su Facebook, mi avesse consigliato di andare a dormire, stiamo sempre parlando del buon Wes Craven. E l'inizio, con il killer afflitto da personalità multiple che non sa di essere in realtà un pazzo omicida, è validissimo per recitazione, regia e montaggio, leggermente fastidioso giusto per il fatto che la personalità psicopatica abbia la voce, neanche a dirlo, dell'Enigmista di Saw. Dieci minuti in cui mi convinco che Matteo avesse torto, cancellati purtroppo da tutto quello è venuto dopo, ovvero il compendio di ogni cliché e WTF inseribile in un teen horror. La Noia, insomma. Dalle 23.50 alle 00.30 schiattano, se non rammento male, quattro dei sette adolescenti nati la notte in cui è morto il babau protagonista della pellicola (nella fattispecie l'inutile cinese, la fanatica religiosa, il bullo della scuola e la biondina di buon cuore amata dal protagonista) mentre, tra un inutile dialogo e l'altro, Craven cerca con tutte le sue forze di "ingannare" lo spettatore e fargli credere, con barbatrucchi da avanspettacolo, che il ragazzo posseduto dallo spirito del killer sia il futuro fratello del Norman Bates di Bates Motel. Ci mette così tanto impegno che scarto fin da subito il biondino come possibile colpevole, scarto anche la sorellastra (troppo antipatica), il cieco (troppo inutile) e focalizzo la mia attenzione sul viscido sfigato, perché......Ore 00.50, riapro gli occhi. Il fratello di Norman Bates viene ricoperto di insulti dalla sorellastra, che gli rivela che..
Ore 00.55, riapro gli occhi. Il viscido sfigato, che in un fuori onda ha ucciso il patrigno violento, sta parlando a Bates senior, probabilmente il segreto di tutta la faccenda è nascosto in quella lettera che...
Ore 01.00, riapro gli occhi. Per terra c'è una donna morta e uno sbirro sta per arrestare Bates, ma viene giustamente accoppato da quella sorta di gibbone rasta e bianchissimo che i truccatori hanno deciso di far passare per maniaco. Nel frattempo, con scatti felini ed abili mosse, effetti speciali e montaggi da scuola elementare, Craven ANCORA si ostina a convincere lo spettatore della natura maligna del povero Bates senior.
Pubblicità.
Al grido mentale di "avete rotto la ciolla" mi alzo e vado a dormire.
Sono quasi matematicamente sicura che l'anima del killer si sia reincarnata nel corpo dello sfigato col patrigno violento, correggetemi se sbaglio. A te, Wes, dico solo, per citare Bastianich, "se mio cane vede My Soul to Take prima piscia su coltello di killer, poi lo usa per farti muoro".