La nuova bolletta varata dall’Autorità per l’Energia sarà più semplice e in un unico foglio
Prepariamoci a dire addio alla vecchia bolletta: l’Autorità per l’Energia ha, infatti, approvato l’arrivo di una bolletta 2.0. Con un format più semplice e comprensibile conterrà in un unico foglio e ben evidenziati tutti gli elementi di spesa e fornitura. Il suo utilizzo è previsto a partire da settembre 2015. In sostituzione della copia cartacea sarà possibile richiedere la versione digitale.
La bolletta 2.0 è frutto di un’ampia consultazione avviata nel 2013 con imprese, consumatori e, per la prima volta, opinion maker, giornalisti ed esperti di comunicazione. La semplificazione riguarda i termini utilizzati per le spese: ad esempio i servizi di vendita passano alla voce “spesa per la materia energia / gas naturale” e i servizi di rete sotto il nome di “spesa per il trasporto e gestione del contatore”. Nella prima pagina è indicato il costo medio unitario del kilowattora / standard per metro cubo come rapporto tra la spesa totale e i consumi fatturati.
Viene data evidenza anche alla “spesa oneri di sistema”, una voce che viene pagata all’interno dei servizi di rete, come i fondi necessari alla messa in sicurezza delle centrali nucleari o per la ricerca che spesso coprono oltre il 22% della spesa finale. L’Autorità per l’Energia ha annunciato maggiore chiarezza in caso di eventuali conguagli, previsti in un apposito box in caso di modifiche dei consumi misurati, ad esempio per errori di fatturazione.
Novità anche per le modalità di invio della bolletta. Chi ha scelto il pagamento con conto corrente bancario o postale o carta di credito ha la possibilità di richiedere il documento in formato digitale, ricevendo anche un piccolo sconto. È prevista l’attivazione di strumenti di servizio fra i quali una guida interattiva della bolletta ed un glossario di tutte le voci di spesa.
La riforma contempla una maggiore flessibilità per il mercato libero, lasciando agli operatori la possibilità di sfruttare la bolletta come strumento di concorrenza, nel rispetto delle regole di trasparenza e contenuto minimo.
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