Non dobbiamo commettere l’errore di dimenticare tutto, di riporre i ricordi chiudendoli nel cassetto. Di fare finta che il passato è passato. Sarebbe non solo moralmente riprovevole, ma sopratutto stupido fare finta che non sia successo niente.
Il nostro Belpaese che oggi deprechiamo per i faciloneria dei costumi, la politica inefficiente ha un passato di terrore e di stragi coperte dal segreto di Stato.
La manifestazione di Bologna che ricorda la strage del 2 agosto 1980 con 85 morti e 200 feriti con una bomba che alle 10:25 fa saltare la sala di attesa della stazione ferroviaria dovrebbe essere il momento in cui una società matura e responsabile si confronta con le pieghe più nascoste dello Stato per far emergere la verità e i veri moventi dei veri colpevoli.
Invece nel paese dove è sempre più difficile essere persone perbene, la giustizia è un optional, la verità non sembra interessare a nessuno se non ai parenti delle vittime che non si danno pace. Per tutti gli altri si tratta solo di storie passate: perfino i ministri le snobbano preferendo la spiaggia alla piazza di Bologna. Povera Italia.