Davide Ballardini, allenatore del Bologna, ha parlato in conferenza stampa prima della gara di domani contro la Fiorentina. Nei vari punti toccati dal tecnico felsineo, ci sono tra squadra a e tifosi, sulla differenza di orari delle gare, e sugli infortunati, mentre una chiosa finale si Giuseppe Rossi….
“Non so se sia la partita più importante da quando alleno il Bologna, ma certamente sarà molto molto molto importante. La sensazione è che la squadra stia bene, dal punto di vista sia fisico sia mentale. Da qui alla fine sarà un mini-torneo per non retrocedere, e le prime due si salveranno. C’è anche chi sta peggio di noi”.
Sugli orari differenti:
“Non va bene, dovremmo giocare tutti allo stesso orario. Ma ci sono interessi che vanno oltre, e io non conto un tubo. Non ci dà una mano, ma non andiamo oltre alla partita di domani: dovremo essere straordinari”.
Sulla Fiorentina:
“Vorranno fare la loro partita, ma deve essere ben chiaro che le motivazioni sono diverse, la mente, il fisico, il cuore, esaltando ogni singolo elemento e mettendo tutto a disposizione della squadra”.
Sulle condizioni fisiche di alcuni giocatori:
“Krhin e Kone stanno bene, sono a disposizione come ancheNatali”.
Su Diego Perez:
“Non è impiegabile per un risentimento ai flessori, però verrà comunque con la squadra”.
Sui i pochi gol davanti ai propri tifosi ed il rapporto con essi:
“Non lo abbiamo mai messo nelle condizioni migliori per esprimere le sue qualità, ma l’impegno da parte sua c’è sempre stato. La qualità del gioco non è sempre stata soddisfacente – puntualizza – ma questo non riguarda solo lui, E questo mi dispiace: quando entro in campo e vedo la curva vorrei darle una soddisfazione con tutto il cuore. Vorrei che i tifosi godessero a fine partita. Capisco che in questi momenti chi vuole bene al Bologna avrebbe piacere di stargli vicino, ma il momento è delicato e preferiamo lavorare senza troppi sguardi attorno”
Sul possibile rientro nella Fiorentina di Giuseppe Rossi, rientro che però probabilmente avverrà solo in Coppa Italia. Pepito è un giocatore che conosciamo tutti, ma che Ballardini conosce molto da vicino avendolo allenato negli Allievi del Parma:
“Già a quindici anni era un giocatore molto serio, bravo sia dentro sia fuori dal campo. Il padre era una persona molto garbata, gentile. Adesso non c’è più e mi piace ricordare lui, perché se Giuseppe è cresciuto così il merito è anche dei suoi genitori”.