A spiegarlo è stato il procuratore capo della città, Roberto Alfonso, rispondendo ad una domanda dei giornalisti.
Come aveva già spiegato il sindaco Virginio Merola in occasione pochi giorni fa della firma del patto sulla sicurezza col ministro, bisogna infatti ancora individuare i locali dove verranno collocati gli investigatori.
Inizialmente si era pensato a ricavare degli spazi in via Barontini, all'interno della sede del giudice di pace, ma farlo ridurrebbe i locali destinati ai giudici di oltre 400 metri quadrati.
Così l'opzione è stata scartata, e il Comune è impegnato nella ricerca di una sede. Si tratterà comunque di una 'sezionè.
La Dia, oltre alla sede centrale è infatti articolata in centri operativi (ce ne sono dodici: Torino, Milano, Genova, Padova, Firenze, Roma, Bari, Napoli, Reggio Calabria, Catania, Palermo e Caltanissetta) e sette sezioni operative (Trieste, Salerno, Lecce, Agrigento, Messina, Catanzaro e Trapani), ma si tratterà di una sezione autonoma da punto di vista operativa.
Circa 10 le unità delle diverse forze di polizia che saranno destinate agli esordi all'ufficio, con l'obiettivo poi a raddoppiare i numeri entro fine anno. Non sarebbe infine ancora stato individuato il responsabile che ne assumerà il comando.
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