Bologna, Salvatore Bagni a 360 gradi, dalla polemica Ballardini-Diamanti, a Bianchi e Ramirez

Salvatore Bagni, consulente di mercato del Bologna, parla a 360 gradi della squadra felsinea a tuttomercatoweb.com, dalla Roma, prossima avversaria degli emiliani a diatriba tra Ballardini e Diamanti, al possibile ritorno di Ramirez e al futuro di Rolando Bianchi:

Bagni, pronti per la Roma?
“La Roma sta bene, molto bene. Sarà una partita impegnativa, ma come ha detto il mister ognuno deve fare il proprio percorso. Il nostro è quello di cercare di fare punti contro tutti, sappiamo quanto è importante come avversario la Roma”.

Roma che è la vera sorpresa del campionato.
“Sicuro. Juve e Napoli, si sapeva ad inizio campionato, si giocano lo scudetto. La Roma invece è la vera sorpresa, perché ha dato continuità ai risultati. Anch’io pensavo non potesse stare a certi livelli, invece sta giocando un bel calcio, tecnico, preciso. Bello da vedere”.

Bene Garcia alla prima in Italia da allenatore.
“Non bene, di più. Da fuori si vede che la squadra lo segue, è un allenatore caratteriale, ha i ragazzi in mano, c’è feeling e questo è fondamentale. Un giocatore deve credere in quello che ti spiega l’allenatore. Poi l’ambiente di Roma è importantissimo, c’è molto calore. Se le cose vanno bene il pubblico non ti lascia”.

E a Bologna?
“Il pubblico è stato fantastico. Dopo una situazione di classifica non esaltante e la cessione di Diamanti i tifosi si sono ricompattati, succede solo a Bologna. In una situazione così precaria, con il giocatore più importante che viene ceduto, la gente è stata fantastica. Nei prossimi anni vorremmo farli stare più tranquilli”.

Intanto tra Ballardini e Diamanti qualche polemica di troppo.
“Sono cose loro, ognuno è andato per la propria strada. Diamanti deve pensare al Mondiale e noi a salvarci, senza fare polemica”.

In Cina potrebbe andare anche Bianchi?
“No, assolutamente. Non ci pensiamo”.

Retroscena: pensavate al ritorno di Ramirez prima dell’infortunio?
“Era un discorso di cui si era parlato, ma poi è morto subito perché bisognava capire chi poteva uscire o entrare. Ci abbiamo pensato, ma non abbiamo approfondito l’argomento”.