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Bolzano caput mundi – Ricette dal mondo del Talismano della felicità parte IV

Da Pentolapvessione

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Domenica. Ultimo giorno a Lungomare Gasthaus.
Ieri sera abbiamo festeggiato, brindato e bevuto, bevuto e brindato, ballato, bevuto e brindato, brindato e bevuto.
Questa mattina la sveglia mi richiama all’ordine con difficoltà, ma poi di là c’è movimento, M è sveglio, B anche e così mi alzo pure io.
La giornata di oggi è facile facile, giusto un piatto per il brunch che al resto ci pensano U, A e D. Per fortuna, devo assolutamente chiudere un lavoro per mercoledì del quale prima o poi vi scriverò.
In questi giorni a Lungomare incontriamo amici che non vedevamo da anni: sapevamo che avremmo incontrato L con il quale curiosamente ci si insegue toponomasticamente da un po’ e finalmente ci si incrocia, non ci aspettavamo di vedere E e E ed è come sempre un piacere far fare a E un giro in furgone, ormai una tradizione che speriamo di ripetere presto.
A, L, D, U, M, N, D, S, F e tutti voi di Lungomare Gasthaus – ospiti e ospitati – tutti voi che vi siete prestati a fare da cavie e a mangiare con meno sale del solito: grazie!
Grazie a A, L, D della splendida ospitalità.
Grazie a U per avermi aperto le porte della sua cucina e a D per aver lavato piatti e pentole.
Grazie a B e G con M e F che ci raggiungono rendendo ogni risveglio divertente.
Grazie ad Ada che come al solito non fallisce una ricetta.
E come sempre grazie a W che anche questa volta si è trasformato in amorevole assistente tutto fare.

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Per un po’ di persone che oggi non sono tante ma continuo a non sapere quante

Uova fritte all’americana

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Uova
pomodori pelati
cipolla
carota
prezzemolo
alloro
prosciutto travestito speck dell’Alto Adige
burro
olio
pepe
sale

Morale delle Uova fritte all’americana: siamo nella patria dello speck per cui senza esitazioni lo sostituisco al prosciutto. Ricetta perfetta per il brunch domenicale. L’uovo deve friggere giusto il tempo necessario che a friggerlo troppo si addenserebbe il tuorlo. Da servire ben caldo, quasi bollente con crostini di pane.

The ghiacciato alla russa

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The
zucchero
ghiaccio

Morale del The ghiacciato alla russa: lo si prepara, lo si zucchera e lo si fa freddare. Il the è pronto per essere bevuto quando è ghiacciato quanto un inverno siberiano.

Cocomero della fioraia

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Cocomero
cannella

Morale del Cocomero della fioraia: giocassimo a trova l’intruso salterebbe subito all’occhio. Cosa ci fa una fioraia in questo crocevia di nazioni?
È il regalo di chiusura di tutte le ricette dal mondo del Talismano della felicità, l’omaggio dei piatti-nazione riuniti qui a Lungomare, il ringraziamento per la grande ospitalità e le meravigliose e affollate e intense e instancabili giornate di Bolzano caput mundi.

P.S. Tre giorni in cui è stato un piacere cucinare e condividere lo spazio sono cosa rara.
Nelle vere cucine però accadono attimi di tensione e forse addirittura non sono vere cucine quelle in cui almeno una volta i coltelli non si lanciano e le pentole non volano… e poi con tutti questi mondi di ricette dal mondo e oggi addirittura la gastronomica Fischer-Spasskij, Russia e America che si incontrano piatto a bicchiere… immaginavo potessero sorgere delle tensioni.
Insomma per farla breve U, D ed io ci teniamo:
- a dimostrare a tutte le ricette dal mondo del Talismano della felicità che la guerra fredda è una questione seria e quando meno te lo aspetti può esplodere una bomba;
- a dimostrare a tutte le cucine che questa è una vera cucina;
- a dimostrare a tutte le brigate di cucina che siamo una vera brigata di cucina: proprio quando sembra che non ci siano più speranze riusciamo anche noi a lanciare i nostri fuochi d’artificio. Bolzano caput mundi.



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