Le autorità del Niger hanno aperto un’inchiesta sull’episodio della bomba sganciata da un aereo non identificato ad Abadam, alla frontiera con la Nigeria. Lo ha annunciato il ministro della Giustizia, Marou Amadou, specificando che sono stati decretati anche tre giorni di lutto nazionale per le 36 vittime.
A chi appartenesse l’aereo che con la sua azione ha provocato anche 27 feriti, resta ufficialmente “da determinare”. Le autorità della zona continuano tuttavia a puntare il dito contro l’aviazione della Nigeria. Secondo il vicesindaco di Abadam, Ali Youram, sarebbero stati addirittura due gli aerei che hanno bombardato il villaggio. La prima bomba, quella mortale, avrebbe colpito la moschea, come già sostenevano le precedenti ricostruzioni. Il secondo ordigno sarebbe invece caduto a 200 metri dal centro abitato.
“Si è visto che erano degli aerei nigeriani, per i loro colori, verde e bianco”, ha sostenuto il vicesindaco. A suo parere i piloti avrebbero preso “di proposito” la decisione di bombardare. “Non è possibile – ha dichiarato Youram – che non conoscessero la frontiera tra Niger e Nigeria”.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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