L’offerta del bond Camfin convertibile ha riscosso un buon successo sul mercato
Il bond convertibile è garantito da un deposito vincolato di 27.831.232 azioni Pirelli da parte dell’emittente, corrispondenti al 5,85% del suo capitale ordinario e non facenti parte del patto di sindacato in Pirelli.
Il bond Camfin convertibile è stato emesso alla pari per un valore minimo unitario di 100 mila euro e presenta una durata di 5 anni con cedola fissa annua del 5,625%, mentre prevede uno premio del
30% sul prezzo rilevato delle azioni Pirelli e ponderato per i rispettivi volumi di contrattazione a Piazza Affari, tra il momento del lancio e quello delle determinazioni finali sull’emissione. Il prezzo di riferimento è risultato, pertanto, di 8,7419 euro per azione.
La data di regolamento è prevista per il prossimo 26 ottobre, mentre Cam 2012 e Camfin sono soggette a un lock-up di 90 giorni dalla data di emissione del bond convertibile, relativo alle azioni Pirelli e ad altri strumenti finanziari ad esse legati.
Nel caso di mancata conversione in azioni Pirelli, il bond Camfin sarà rimborsato alla pari, ossia al 100% del suo valore nominale, in data 26 ottobre 2017.
L’operazione è stata curata da Banca IMI, Bnp Paribas e Unicredit in qualità di Joint Bookrunner e Joint Lead Manager, mentre lo studio legale Linklaters ha funto da advisor per le banche.
L’emissione del bond Camfin convertibile segue un duro scontro in cda, con il board che ha preferito scegliere la via proposta dall’azionista Tronchetti Provera, bocciando l’ipotesi di un aumento di capitale suggerita dalla famiglia Malacalza, socio della finanziaria. I genovesi, tuttavia, sono decisi ad imboccare le vie legali e già nei giorni scorsi hanno presentato un esposto alla Procura. Per andare incontro parzialmente alle loro proteste, il cda ha deciso di limitare l’emissione del bond Camfin a 150 milioni, contro i 170 milioni precedentemente indicati.