Quattro nuovi bond Ubs, che saranno espressi in quattro diverse valute. Cedola fissa, possibile bonus e rimborso al 100% del capitale.
Il colosso bancario elvetico Ubs ha appena annunciato la quotazione su Borsa Italiana ed Eurotlx di quattro emissioni obbligazionarie, tutte con scadenza 5 luglio 2015 e denominate ciascuna in una delle quattro valute estere, che la banca ha ritenuto essere tra le più stabili al mondo: dollaro statunitense, dollaro canadese, corona norvegese e franco svizzero.
I bond Ubs rappresentano una possibilità di differenziazione del portafoglio per gli investitori, che, tuttavia, non vorranno rinunciare al rendimento sicuro e alla protezione del capitale investito.
L’ultimo bond Ubs è stato quello quotato lo scorso 20 giugno, Forziere Svizzero, espresso in franchi svizzeri e il cui rendimento è stato legato all’andamento delle tre blue chips elvetiche più importanti.
Quanto ai nuovi bond Ubs, invece, essi hanno caratteristiche diverse, secondo la valuta in cui sono espressi. L’obbligazione denominata in dollari americani (USD) garantisce cedola fissa annua dell’1,25%, oltre alla corresponsione di un bonus dell’1,25% alla scadenza, che sarà erogato se l’indice azionario americano S&P500 avrà registrato nel periodo una crescita rilevata minima del 10%;
l’obbligazione in dollari canadesi (CAD) offre cedola fissa annua del 2%, più un bonus del 2%, che sarà corrisposto alla scadenza se l’indice azionario S&P/TSX 60 avrà registrato nel tempo di rilevazione una crescita di almeno il 10%;
l’obbligazione in corone norvegesi (NOK) offre cedola annua fissa del 2%, più un bonus alla scadenza del 2%, qualora l’indice azionario SMI rilevi nel periodo una crescita di almeno il 10%;
l’obbligazione in franchi svizzeri (CHF) offre cedola annua fissa dello 0,25%, più un bonus dello 0,25%, che verrà corrisposto alla scadenza, qualora lo SMI, il più importante indice azionario elvetico, registri nel periodo un aumento di almeno il 10%.
In sostanza, tutti e quattro i bond Ubs offrono la possibilità di un bonus, pari alla cedola, che sarà erogato al verificarsi delle condizioni sottostanti previste.
Da notare, infine, come manchi all’appello un’obbligazione espressa in euro, cosa che la dice lunga sulla credibilità della moneta unica.