Nel penultimo episodio della decima stagione di “Bones”, Booth è tornato a casa ma Hodgins e Angela si stanno per trasferire a Parigi ed ecco qui di seguito alcune dichiarazioni del produttore esecutivo Stephen Nathan per cosa aspettarsi dal finale di stagione in onda stasera oltreoceano.
“Credo che ci siano sempre diversi motivi per andarsene. Ci sono un numero infinito di motivi per camminare attraverso una porta” spiega l’EP del finale che lui definisce “davvero emozionante perfino per me”. Egli ha scritto la puntata assieme a Jonathan Collier che prenderà il suo incarico di showrunner il prossimo anno e come detto in questa precedente intervista non è stato possibile terminare con un cliffhanger.
“La più grande sfida alla fine è stata come avere [Booth e Brennan] di nuovo insieme per l’ultimo episodio. Non c’era rimasto molto tempo, esso era trascorso tra gli episodi, ma sembra esser ancora più scarso quando realizzi che non ci sono garanzie per nessuno. Brennan non ha garanzie che lui si comporterà bene in futuro, tutto quello che può fare è fidarsi ancora una volta e questo ci ha permesso di farlo in quel lasso di tempo. Anche se in definitiva non è stata la cosa più razionale per lei credo che ciò mostri quanto Temperamce è cambiata e cosa la natura effimera dell’amore significa davvero per lei”.
Nathan, in breve spiega che quello sembrava il passo logico successivo per Seeley dopo tutto quello che ha passato ultimamente tra il carcere e la morte del suo migliore amico, in aggiunta “al pensiero di avere un altro figlio” che articola i timori di Brennan nel portare un altro bambino nel loro mondo, “lei ha articolato anche la paura di Booth”. E poi con l’arrivo del poker, “si è visto che anche i nostri personaggi più morali e coraggiosi sono vulnerabili e hanno dei difetti”.
E invece quel Pookie Noodlin (il vero nome di Angela) da dove è saltato fuori? “È stato una sorta di ibrido tra Hart [Hanson, il creatore della serie], me e tutti” spiega Nathan sottolineando che giunti alla conclusione di un certo qualcosa “può essere una delusione, perché l’aspettativa di qualcosa di incredibile è sempre nelle vostre menti. In questo caso credo abbiamo tutti apprezzato il vero nome”. [Entertainment Weekly]