Ad innescare la polemica sono stati i casting del 12 gennaio svolti presso la Film Commission Torino Piemonte, accusati di fomentare razzismo e omofobia
Il casting del programma Mediaset vuole arruolare persone contrarie all’integrazione degli stranieri in Italia e persone contro i diritti delle unioni gay
Così Monica Cerutti, assessore alle Pari Opportunità e all’Immigrazione, attacca la popolare trasmissione “Ciao Darwin”, trasmessa su Canale 5 e condotta da Paolo Bonolis:
Si tratta di un vero e proprio schiaffo al rispetto delle persone e dei diritti di tutti e tutte. È inaccettabile che in un momento come questo, durante il quale l’odio nei confronti del diverso è sempre maggiore, ci siano programmi televisivi che vogliono alimentare xenofobia e omofobia. I media devono assumersi la responsabilità che hanno sulle spalle. Ci sono milioni di persone che purtroppo affidano la propria informazione e formazione esclusivamente alla televisione ed è impensabile che questa parli loro attraverso stereotipi, populismi e strumentalizzazioni
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Per adesso non c’è nessuna dichiarazione da parte di Mediaset e di Bonolis. Ma Cerutti, esponente di Sinistra Ecologia e Libertà, ha intenzione di proseguire. Chiederà al Consiglio regionale di denunciare l’accaduto presso l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Unar). L’assessore se la prende anche con Film Commission, fondazione sostenuta dalla Regione e dal Comune, che ribatte:
Abbiamo ospitato diverse volte il casting organizzato dalla redazione di “Ciao Darwin” confidando nella professionalità e correttezza finora dimostrata e nella mancanza totale, finora, di riferimenti a “concorrenti” chiamati a esprimere opinioni su argomenti sociali e politici. Nella velocità del lavoro quotidiano, ha mancato in quest’ultimo casting di notare tra le varie “tipologie” di concorrenti quelle indicate. Ci spiace molto, poichè Film Commission nel suo lavoro riconosce al cinema e alla televisione un ruolo sociale e culturale
La società di produzione della trasmissione si dichiara stupita e smentisce. Per la Sdl 2005, infatti, sugli annunci era chiaramente scritto che si cercavano persone appartenenti alle comunità Lgbt, non persone omofobe. Tiziana Orsini, responsabile dei provini, si difende dicendo che nelle altre città italiane dove si sono tenuti i casting (Roma, Milano, Napoli e Bari) nessun annuncio indicava esplicitamente la ricerca di persone omofobe e razziste. Adesso non resta che attendere una risposta dalla Mediaset o dal famoso conduttore Paolo Bonolis.
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