Parlando ai colleghi di Fcinternews.it Paolo Bonolis ha affrontato i vari temi che riguardano l’Inter. “Sono stato allo stadio a vedere Lazio-Inter e l’ho vista brutta. Sono uscite fuori tutte le pecche che questa squadra ha e che vanno risolte se si vuole puntare a qualcosa di più di un’Europa League”, questo l’esordio del conduttore interista che poi ha analizzato il momento che sta vivendo la sua squadra: “Mazzarri sta svolgendo un ottimo lavoro, ma in campo vedo gente che in una grande squadra potrebbe fare solo panchina. Escludendo Handanovic, Palacio, probabilmente Alvarez e forse Cambiasso – ammesso che non gli si chiede di fare il regista –, il resto non può essere titolare in un club come l’Inter. Servono esterni offensivi e difensivi, serve un difensore molto forte. E, soprattutto, serve gente intelligente in mezzo al campo. Il calo della squadra è coinciso con l’addio di Thiago Motta. Ora quella veste potrebbe averla Kovacic, ma oggi è difficile per chiunque emergere nel grigiore generale. Inoltre, se questo ragazzo gioca solo 15-20 minuti a partita non gli si dà quella possibilità di errore sacrosanta per i talenti in erba: se fai una cazzata, poi non puoi recuperare. L’Inter ha un estremo bisogno di gente in mezzo al campo che sappia far girare la squadra. Oggi ci sono solo interdittori come lo stesso Cambiasso, che è solo prestato alla regia”.
Bonolis risponde poi ad una domanda sul mercato di gennaio: ‘‘Mi piace Lamela: è un timido, ma con Mazzarri potrebbe sbocciare ed essere adatto al gioco. Se poi in estate arrivasse anche Lavezzi, avresti giocatori importanti. Ma alla fine nel gioco del calcio tutto riconduce a centrocampo, in cui non puoi non avere gente di corsa e qualità. Per dire: Taider, in un’Inter che ambisce alla Champions, non può essere titolare. Ottimo rincalzo in caso di necessità, ma mai un titolare. Stesso discorso per Guarin, che gioca vicino alla punta: il problema è che ci mette un quarto d’ora per girarsi perché è massiccio. Messo lì, lascia abbastanza perplesso. Kovacic è molto più intelligente coi piedi, più ordinato. Poi è anche giusto che faccia errori. Ricordiamoci di Pirlo, che è venuto fuori a 25 anni: se Mateo non gioca mai, arriva a 26 anni che non si sa se è carne o se è pesce. Anche all’Olimpico ha fatto tre o quattro giocate importanti, mentre gli altri sono lenti e compassati. A volte Kovacic sbaglia perché cerca la giocata che fa saltare il banco, non è mai banale. C’è bisogno di un uomo così. Non puoi sperare di vincere sempre grazie all’errore grossolano dell’avversario. Anche la Lazio ha fatto tre stupidate dietro, ma non ne abbiamo approfittato. Così alla lunga paghi dazio. Oggi l’Inter è nella posizione di classifica che merita. Anzi, è già tanto dove si trova per quello che ho visto fin qui”.
Bonolis parla anche di Thohir: ‘‘Mi auguro che abbia la voglia di fare qualcosa di importante. Posso capire che non si possa spendere ora, che voglia prima curare delle vendite. Anche perché a gennaio sono pochi quelli che si possono muovere. La Champions, a oggi, è difficilissima: bisogna capire chi arriva subito a rinforzare la squadra. Ma ho una paura”.
Infine, lo showman consiglia una soluzione a questo periodo e non solo: “Se l’Inter vuole tornare vincente, purtroppo devi spendere del denaro. Ma vale per qualsiasi società: vale anche per il Chelsea o per l’Arsenal. Devi spendere e, soprattutto, spendere bene. Basta con “i Pereira”. Bisogna coprire le pecche della rosa. Due anni fa parlai a Moratti di Borja Valero, che era appena retrocesso col Villarreal e si prendeva a prezzo di saldo. Ma è finito alla Fiorentina. Questi sono i giocatori che cambiano il centrocampo, che giocano cento palloni e ne sbagliano due. La realtà è semplice: se l’Inter spera di fare mercato vendendo i giocatori che ha, non lo fai mai perché non hai giocatori appetibili. L’unica cosa che deve fare Thohir è mettersi l’anima in pace e investire. Non c’è nulla da fare: i grossi nomi che abbiamo sono tutti vecchi e non li vendi mai. E’ molto semplice. Oppure punti a prendere tutti ragazzini dal potenziale e speri in Dio. Ma uno che ha un fatturato di 13 miliardi di dollari l’anno, come dicono, se vuole partire bene un investimento forte potrebbe anche farlo… Altrimenti non capisco neanche perché abbia preso il club: per guardarlo in televisione e dire “E’ roba mia”?”.
Sentendo queste parole e le varie dichiarazioni precedenti di Bonolis, i tifosi neroazzurri si chiedono come mai il compito di difendere la squadra e dare suggerimenti per il mercato ed il futuro aspetti ad un tifoso e non alla società. Insomma, ci si chiede se con Bonolis in società le cose potrebbero andare meglio.