Bonus interventi antisismici dentro la Legge di Stabilità? Forse

Creato il 03 novembre 2014 da Ediltecnicoit @EdiltecnicoIT

Intorno alla Legge di Stabilità si affollano lavori di vario tipo in merito agli emendamenti da apporre al testo. Proprio la scorsa settimana UNICMI (Unione Nazionale delle Industrie delle Costruzioni Metalliche, dell’Involucro e dei Serramenti) e ISI (Ingegneria Sismica Italiana) hanno reso noto di avere scritto al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi, al Presidente della VIII Commissione permanente Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati Ermete Realacci e al Presidente della Commissione Ambiente del Senato Aldo Di Biagio, chiedendo l’impegno di Governo e Parlamento per la presentazione di un emendamento alla Legge di Stabilità che preveda la stabilizzazione dei bonus per interventi antisismici fino al 2020 con le attuali aliquote di detrazione.

“La mancanza di qualsiasi riferimento ai bonus del 65% per la messa in sicurezza sismica dall’attuale testo della legge di Stabilità è probabilmente da riferirsi – emerge dal testo della nota – all’imminenza della conclusione dei lavori del Gruppo di Studio del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti incaricato di proporre una o più ipotesi normative per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni, finalizzata all’incentivazione fiscale di interventi per la riduzione dello stesso rischio”.

Nelle scorse settimane il Governo ha varato il testo della legge di Stabilità svelandone il contenuto, con i brillanti passaggi della proroga per l’Ecobonus 65% per interventi di riqualificazione energetica e della conferma del Bonus 50% sulle ristrutturazioni edili (e sull’acquisito di mobili ed elettrodomestici). Il procedimento di definizione ed approvazione del grande provvedimento si distribuirà lungo tutta l’ultima parte di questo 2014, trascinandosi probabilmente sino alla settimana precedente alle vacanze natalizie. Esiste pertanto l’intervallo di tempo congruo per poter lavorare sulla importante proposta in materia di antisismica.

Nel testo della nota inviata dalle due unioni affiora inoltre un’interessante considerazione di tipo applicativo:  ”Allo stato attuale, l’operatività dei bonus antisismica è stata pressoché nulla a causa della mancanza di una circolare applicativa e conseguentemente non c’è stato alcun beneficio concreto sia riguardo alla messa in sicurezza dai rischi sismici di una quota rilevante del patrimonio immobiliare italiano, sia riguardo alle ricadute economiche a favore delle imprese italiane specializzate nella produzione di dispositivi antisismici, alle prese con la più grave crisi del comparto delle costruzioni dal dopoguerra ad oggi”. Parole che non possono in alcun modo essere ignorate.


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