Bentornati alla rassegna artistica dedicata ai libri firmata Temperamente! Dopo aver scoperto le installazioni e la pittura moderna, oggi è la volta della scultura. Quando parliamo di “sculture libresche”, dobbiamo intendere l’espressione in due modi: da una parte abbiamo la scultura vera e propria, le cui figure sono scolpite nel marmo o in altri materiali; dall’altra, invece, parliamo della scultura fatta con la carta dei libri – ed è davvero suggestiva.
Cominciamo subito questo lungo viaggio artistico scoprendo le sculture dedicate ai libri.
Parla anche tu è un’opera di Claudio Parmiggiani risalente al 2005 ed esposta al MARCA di Catanzaro, nella sezione Bookhouse. La forma del libro (fonte). Sembrerebbe il cuore del lettore che pulsa solo per i libri:
Sempre al MARCA è esposta quest’opera di Antonio Renda. È come se il libro assumesse la forma del suo contenuto (fonte):
Sulpicia è una scultura dell’artista tedesco Anselm Kiefer, creata nel 1999. Si tratta di libri di piombo su un poliedro (fonte):
Duro, invece, il messaggio che lancia l’artista spagnola Pilar Albaracín: l’asino che legge su di una montagna di libri rappresenta l’uomo moderno, un “asino coltivato” (fonte):
Il povero Benjamin è il protagonista della scultura realizzata da Alina e Jeff Bliumis, che fa parte del progetto Language Barrier: i due artisti, originari dell’URSS ma trapiantati in America da anni, rappresentano con quest’opera le difficoltà linguistiche affrontate dagli immigrati (fonte):
A Berlino si celebrano i libri con questa magnifica scultura. Vi compaiono i nomi di grandissimi pensatori e romanzieri tedeschi, da Kant a Schiller, da Hesse a Goethe:
Anche in Italia è nato un progetto volto a valorizzare l’architettura urbana attraverso la scultura dedicata ai libri. Stiamo parlando di Neverending ends: 100 last pages, un’opera d’arte di Andrea Mastrovito installata nel Villaggio degli Sposi di Bergamo. Si tratta di lastre di cemento che riportano le pagine letterarie preferite degli abitanti (fonte):
Passiamo adesso alle sculture realizzate con la carta dei nostri amati libri. Uno spreco? A giudicare dalla meraviglia che suscitano si direbbe di no.
Questa è una scultura di carta dell’artista Eleonora Valsecchi. È stata realizzata servendosi del romanzo Uomini e topi di Steinbeck e prendendo spunto da uno dei due protagonisti, Lenny, il gigante buono ma con un ritardo mentale. La scultura rappresenta numerosissimi aeroplanini realizzati con le pagine del romanzo che, volando fuori dal libro, sbattono miseramente contro un muro (fonte):
Luciana Frigerio è l’artista autrice dell’opera I libri scultura. La scultura è realizzata con la carta dei libri, le cui pagine sono piegate fino ad ottenere ogni singola lettera che compone un’intera parola. Ciascuna parola rappresentata nei libri da Luciana Frigerio indica l’emozione che i diversi romanzi suscitano (fonte):
Incredibilmente suggestiva è la paper art di Su Blackwell. L’artista prende spunto da un’immagine o da un capitolo di un romanzo per trasformarlo poi in un’autentica scultura di carta, che ha il potere di stupire chiunque per la cura dei dettagli con cui è realizzata. Eccone alcune:
Nicholas Galanin è lo scultore di Cosa siamo diventati?, realizzata estrapolando un volto da un tomo di più di mille pagine:
Le sculture di Paul Octavious sono realizzate semplicemente impilando i libri. Ecco un esempio:
Tentativo simile quello di Bygg Studio, che ha ricreato così facendo l’alfabeto:
Brian Dettmer ricava le sue sculture lavorando sui libri, andando a intagliare antichi volumi (fonte):
Senza paternità, invece, sono delle magnifiche sculture rinvenute in diversi luoghi di cultura di Edimburgo. La storia è questa: da circa un anno, un anonimo sculture di carta realizza queste splendide creazioni e le deposita furtivamente in biblioteche, teatri, e via dicendo, accompagnando le sue opere con un biglietto di ringraziamento rivolto a chi incentiva la cultura e le idee. Nell’ordine, sono apparsi a Edimburgo un albero di carta con un uovo dorato contenente la poesia A trace of wings dello scozzese Edwin Morgan (ritrovato nella Scottish Poetry Library e ribattezzato Poetree); poi la National Library of Scotland ha ricevuto una bara sovrastata da un grammofono, mentre alla FilmHouse è comparsa una sala cinematografica di carta, dal cui schermo fuoriescono dei cavalieri che si dirigono verso il pubblico. Allo Scottish Storytelling Centre è comparso un drago che vien fuori da un uovo appoggiato su un nido fatto di parole; durante l’Edimburgh International Book Festival sono stati trovati un dolcetto e una tazza di tè e un bimbo accovacciato in una foresta, tutte sculture rigorosamente di carta. Non si conosce ancora con certezza la mano espertissima che ha creato queste splendide sculture (fonte). Eccole in ordine di comparsa:
Justin Rowe fa letteralmente fuoriuscire le storie dai libri. Le sue sculture sono a dir poco suggestive. Eccone alcune (fonte):
Jody Harvey-Brown è autore di altre sculture pop-up. I suoi libri si animano e ne vengon fuori alcuni personaggi (fra i quali anche i tre protagonisti di Harry Potter). Ecco qui (fonte):
Queste sculture realizzate coi libri sono opera dell’artista taiwanese Long Bin Chen:
Su questi libri appaiono dei magnifici luoghi naturali, realizzati da Guy Lamaree:
Guardate, invece, come si diverte l’artista Doug Beube:
Con la carta dei libri lavora anche l’architetto e grafico giapponese Yusuke Oono, che realizza dei minuziosissimi lavori creando storie in tre dimensioni. Le immagini sono ritagliate con il laser nella carta e composte a creare un libretto che può essere sfogliato pagina per pagina, oppure osservato in prospettiva, come un diorama di figure (fonte):
E chiudiamo con la book sculpture di Malena Valcárcel, che ci trascina a sua volta in un mondo magico, quello dei libri (fonte):
Allora, vi piacciono queste incredibili sculture? Preferite la scultura tradizionale o quella ricavata dalla carta? Si direbbe che sono entrambe suggestive per ragioni diverse.
Vi diamo appuntamento a mercoledì prossimo con i murales e la street art!