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Book tag – Meme

Creato il 01 maggio 2015 da Ceenderella @iltempodivivere

Son tornata a casa presto qualche giorno fa, anziché ad ora cena, e ho potuto finalmente organizzare qualche post decentemente per aggiornare il blog in maniera costante. Nel voler pubblicare una recensione a tutti i costi ieri, per il post di oggi mi ritrovavo sprovvista di idee e tempo. Ecco che mi è apparso sulla home di Facebook il link a un book tag; una cosa tira l’altra, navigando sul web e perdendomi nei meandri di google e blog vari, ne ho trovato uno adorabile: il meme book tag su Coffee and books di Franci!

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A quale libro stai pensando, con questa espressione? (Ad esempio, è uscito finalmente un libro che aspettavi da tempo, cover reveal, ti sei impossessato del seguito di una serie che aspettavi) Premettendo che questa è l’espressione che mi nasce spontanea non appena varco le porte di una libreria o scorgo una bancarella, al momento potrei anche iniziare a piangere se qualcuno mi recapitasse la saga di Black friars della De Winter completa. Li voglio, tutti, subito.

 

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Not bad con tanto di Obama. Espressione della serie “pensavo peggio”: un libro che hai iniziato a leggere senza aspettative ma che poi ha saputo sorprenderti. Non male proprio per niente, due su tutti nell’ultimo periodo: Ascolta il tuo cuore, della Dessen, e Senza nuvole, della Oseman; due libri diversissimi, dai quali non mi aspettavo granché, sviata dal titolo e dalle recensioni non propriamente positive che leggevo in rete, e che, eppure, mi han dato più di tanti altri libri osannati messi assieme.

 

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Non penso ci sia bisogno di spiegazioni. A che libro assocereste questo meme piagnone? (Aka un libro che vi ha fatto piangere) Devo snocciolare tutti i titoli? Facciamo che dico l’ultimo: Loving Mr Daniels, di Brittainy C. Cherry. Quando si dice un libriccino a cui chiedevi due ore di tranquillità e relax e che invece decide di prenderti a martellate sulle gengive quando sei seduta su una panchina in piazza ad aspettare un’amica.

 

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Why? Why? WHY? Perché? Un fatto, un avvenimento o una svolta di un libro che vi ha fatto rimanere di stucco. Allegiant. Tris. Ma soprattutto Tobias. Non credo di dover aggiunger molto, anche perché poi questo meme si trasformerebbe in quello precedente e io mi ritroverei accucciata agonizzante in un angolino a singhiozzare silenziosamente mentre mi dondolo sui talloni. E a una ventiseienne non si addice, no?

 

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I’m watching you. Guarda che ti tengo d’occhio!
Hunger games: ne ho due in cartaceo, li fisso da più di due anni, a lezione un’amica continuamente fa riferimenti, tutti ne parlano, tutti ne sono elettrizzati, eppure continuo a guardarli senza darmi una mossa sempre presa da troppe altre letture. Arriverà il momento di questa serie?

 

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Un libro che sia un mattone, un classico o qualcosa che vi rifiutate di leggere ma che vi incuriosisce perché tutti ne parlano e prima o poi vi ripromettete di leggere.
Guerra e pace
e Alla ricerca del tempo perduto. Gli giro attorno da anni, ho affrontato Anna Karenina con coraggio anni fa quando ancora ero a digiuno di letteratura russa e mi sono innamorata di Tolstoj: è d’obbligo che riesca a cimentarmi anche con quello che è considerato il suo più grande capolavoro. E per quanto riguarda Proust, dopo averlo studiato, sentito nominare a letteratura francese per anni, è il caso di smetterla di rimandare e farsi coraggio.

 

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Oh God Why. Eppure dicevano di te… che fossi imperdibile, un bestseller addirittura!
La saga Fallen della Kate. Il primo procede lentissimo, il secondo ancora peggio, il terzo è uno stillicidio di noia assoluta che ancora non riesco a terminare. Non voglio pensare al quarto!
La finirò, perché quando mi intestardisco non mi ferma nessuno, ma Dio mio quanta noia!

 

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Questa è la mia faccia da “sono andata a letto tardi per finire quel libro”. Quale libro?
Come faccio a dirne uno se ogni sera non dormo mai prima dell’una per leggere nonostante la sveglia alle sei sei categorica? Al momento, ho fatto tardi con Reflections di Kasie West e con A un passo della vita di Melis, ma in realtà anche con Dei delitti e delle pene di Beccaria e quei passaggi altamente divertenti su pena di morte e tortura…!

 

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Mother of God. Toglietevi gli occhiali, affinate la vista. E’ comparso QUEL protagonista. IL protagonista!
D’obbligo per me, vista l’iniziativa di San Valentino, parlar di Four di Divergent della Roth; in realtà, lui è solo uno della triade: con lui, Gansey di Raven boys della Stiefvater e William delle Origini della Clare. Se li unite, mi uccidete. E fate felicissima.


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