Catene di libri 2.0
Non ho un account Facebook da molto tempo, ma grazie ad un’amica ho saputo di quest’inziativa: sto parlando di una catena/piramide di scambio libri.
Il messaggio che viene utilizzato e scritto dalla persona A è questo:
Ciao a tutti! Mi servirebbero almeno 6 persone di qualsiasi età per partecipare a uno scambio di libri! Ne varrà la pena. Potete trovarvi ovunque nel mondo, più lontano arriviamo meglio è! Dovete solo comprare un libro e inviarlo a una persona, riceverete approssimativamente 36 libri. Fatemi sapere se siete interessati e vi dirò i dettagli!
I sei partecipanti B,C,D,E,F,G dovranno copiare lo stesso stato ed inviare un libro alla persona non da cui hanno preso parte allo scambio, ma da quella del livello prima. Le sei per sei, trentasei, persone che parteciperanno tramite B,C,D,E,F,G invieranno il libro ad A che così avrà 35 libri in più.
Questo è ovviamente lo schema teorico. Nei fatti, rami della piramide si interromperanno, persone qua e là non invieranno il libro e magari A ne riceverà solo 10, o 3 o nessuno. E avrà perso un libro. In realtà non riceverne nessuno è tanto improbabile quanto riceverne 36, quindi la perdita è minima.
In questo articolo ho trovato degli spunti molto interessanti, tanto nel testo quanto nei commenti, che vanno a classificare l’iniziativa come truffa. Ve lo consiglio, è interessante, ma è un po’ un paradosso. In realtà qui si parla di un’iniziativa uguale nata in Spagna a proposito dei libri per bambini: ora non so se questa sia l’evoluzione di quella, o una copia, ma il principio è esattamente lo stesso. Gli autori dell’articolo sostengono che l’assurdità del sistema è palese e che non è plausibile: al decimo livello della piramide sarebbero infatti necessari dieci milioni di bambini.
Ora, io mi rendo conto che non ci si può fidare ciecamente di sconosciuti che dovrebbero mandarci un libro, e aspettarne con convinzione trentasei, ma non credo neanche che si possa schematizzare tutto solo ad un ragionamento matematico, perché il modello teorico non può funzionare nella realtà. Nella realtà, ciò che si perde, nel peggiore dei casi, è un libro e nel migliore se ne guadagnano (che sia uno o trentacinque). La piramide potrà non continuare all’infinito, né tanto meno si può parlare di truffa, perché non c’è nessuno dietro a guadagnarci.
Personalmente la trovo un’idea molto molto bella: dimostra come i social network possano essere usati in modo creativo e anche intelligente. È in più un invogliare alla lettura che però è spontaneo e simpatico.
Io devo ancora decidere se partecipare, perché vorrei, ma non so se riesco a gestirlo tramite il blog. Voi che ne pensate? Avete partecipato o avete intenzione di farlo?