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Bookcrossing: a Roma arriva la Bibliocabina

Creato il 18 settembre 2014 da Temperamente

Le vecchie cabine telefoniche pullulano nelle strade di molte città, sono spesso abbandonate a se stesse, a volte smantellate, e nel vederle portano la mente subito indietro nel tempo, quando i telefonini non erano ancora così predominanti e occorreva una scheda telefonica o poche monetine per fare una chiamata. A parte i ricordi, però, restano lì, inutilizzate, a deturpare il paesaggio. E se, invece, fossero convertite in piccole biblioteche?

L’idea appartiene all’architetto newyorkese John Locke: occorre una cabina telefonica in disuso, una scaffalatura e dei libri usati pronti per essere letti dai passanti. Nasce così il Telephone Booth Book, una vera e propria biblioteca dalle piccole dimensioni creata per soddisfare l’esigenza di tutti gli amanti dei libri e una realtà ormai presente in Gran Bretagna, Svezia e Germania. Le “biblioteche telefoniche”, punti di bookcrossing che all’estero hanno riscontrano molta fortuna, finalmente sbarcano anche in Italia. Dopo il primo esperimento ad Arona, piccolo comune della provincia di Novara, anche Roma inaugura la prima bibliocabina del Lazio. Collocata al parco di Torresina in viale Indro Montanelli, una vecchia cabina telefonica concessa da Telecom ha ora una nuova destinazione d’uso: è diventata un punto di bookcrossing, che lettori e turisti apprezzeranno sicuramente. Tale iniziativa di promozione culturale è stata realizzata dal comitato di quartiere Torresina insieme alle associazioni H2, Scaffali e Alberoandronico, con il sostegno di Telecom Italia.

Ci auguriamo che tale progetto, fondato sul felice connubio di riciclo e condivisione,  possa essere messo in pratica in tutta Italia e che non si scontri con atti di inciviltà. Ad ogni modo per evitare vandalismi e furti, i volontari si occuperanno della custodia e della sorveglianza. Inoltre sui libri saranno apposti dei timbri per evitarne la vendita. Come sempre, il successo dipenderà dal senso civico della comunità.


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