Questo sabato è stato caratterizzato dalla presenza in studio di un grande scrittore bolognese, che ha pubblicato oltre 30 romanzi la maggior parte dei quali ha visto la trasposizione televisiva grazie alle fiction RAI. Sto parlando di Loriano Macchiavelli che ho avuto il piacere di conoscere di persona, insieme alla figlia Sabina Macchiavelli, anche lei scrittrice e docente di scrittura creativa, con i quali abbiamo parlato di E a chi resta, arrivederci. Racconti e monologhi per Leucò (Einaudi), di cui entrambi sono autori, ma anche di scrittura in generale, di editoria e, per una volta, di consigli ai lettori e non ai futuri scrittori. E poi, Il dizionario del Pop Rock 2014 (con Lorenzo Jovanotti in copertina, Zanichelli) e The Returned di Jason Mott (Harlequin Mondadori).
La trasmissione si intitola Bookmania e va in onda il sabato mattina, in diretta, dalle 11.00 alle 12.00. Ogni puntata presenta un ospite che, attraverso un’intervista, parla della sua esperienza nel mondo della scrittura e dei suoi libri. E’ possibile vedere il programma in diretta sul canale del digitale terrestre 210 DTV per chi abita nella regione Emilia Romagna, oppure in streming cliccando qui (e successivamente in alto su “210″). Bookmania va in onda dagli studi di Ciao Radio e la trasmissione è, in contemporanea in Radio (per chi è di Bologna le frequenze sono 90.1 e 91.2 oppure lo streaming è accessibile da qui).
Ebbene sì, siamo già all’ottava puntata di questo programma e devo ammettere che ogni incontro mi lascia qualcosa dentro. Avere la possibilità di incontrare e parlare con scrittori così importanti è già di per sé un privilegio, poterli poi condividere con voi (che seguiate via radio, via tv o via blog) è per me fonte di grande gioia.
Gli autori. Ho sempre pensato che dietro il libro ci fossero delle persone e che quelle persone fossero interessanti, in una maniera che va al di là di ciò che hanno scritto (o in aggiunta). Ed è stato questo il caso dell’incontro con Loriano e Sabina Macchiavelli. Due persone con una grande passione per la scrittura, le storie, l’attualità, che hanno mostrato una grande capacità di analisi della realtà che ci circonda, sia essa relativa al mondo editoriale di cui fanno parte, sia relativa alla vita di tutti i giorni.
Il libro. Come prima cosa, mi ha colpito il sottotitolo del libro “Racconti e monologhi per Leucò“. A qualcuno di voi si sarà accesa una lampadina sentendo la parola “Leucò”, ad altri non farà né caldo né freddo. Ebbene, sappiate che, nel primo caso, avete un’ottima memoria! Nel secondo, probabilmente l’età gioca a vostro sfavore. Perché, direte?
Leucò era il protagonista di uno dei 27 racconti che Cesare Pavese scrisse tra il 1945 e il 1947 (anno della pubblicazione) e che raccolse sotto il titolo “Dialoghi per Leucò“, un libro dove lo scrittore attraverso l’incontro di due personaggi e il loro dialogo presentava di volta in volta l’amore, l’amicizia, il dolore, il ricordo, il rimpianto, la fragilità, la morte e il destino. In altre parole: l’intrinseca essenza di ogni individuo. Ma una cosa, in particolare, mi colpì della storia che vede protagonista Leucò e in particolare questa frase “L’uomo mortale, Leucò, non ha che questo d’immortale. Il ricordo che porta e il ricordo che lascia.“
Ed è un pò questo rincorrersi del passato, che diventa futuro e che parla di verità universalmente valide, il filo conduttore di questi 22 racconti, legati tra di loro da una riflessione, un breve componimento che fa sì che il tutto abbia un senso unico grazie al quale sembra quasi di leggere un romanzo e non un insieme di storie scritte in momenti, periodi e sotto ispirazioni diverse.
L’occasione di questo incontro è stata per me anche l’opportunità di capire insieme a Loriano Macchiavelli qual’è stata l’evoluzione (o l’involuzione) del mondo letterario italiano dato che il prossimo anno festeggerà 40 anni dal primo libro pubblicato (anche se scrive da molto più tempo, in forme diverse) e sentire da Sabina Macchiavelli qual’è la situazione attuale degli scrittori di domani, direttamente dalla voce di una docente di scrittura creativa, nonchè scrittrice a sua volta.
Ma, bando alle ciance, ecco il nostro incontro di sabato (parte 1 di 2):
Parte 2:
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Sabato scorso è stata anche l’occasione per parlare di altri due interessanti pubblicazioni.Il primo è Il Dizionario Pop-Rock 2014 (Zanichelli) scritto da Enzo Gentile e Alberto Tonti, con il contributo (per gli artisti francesi) di Stefano Bollani. Testimonial 2014 Lorenzo Jovanotti, incoronato come artista dell’anno dagli autori.
Il libro. Questa edizione del Dizionario del Pop-Rock contiene oltre 33 mila album di 2200 artisti oltre ad un significativo inserimento dei maggiori artisti francesi: da Jaques Breil a Gilbert Bécaud, Juliette Grecò, Johnny Hallyday e brasiliani: Costa Gal, Milton Nascimento, Jorge Ben etc…
In più una nutrita serie di nuove schede su artisti italiani di varia estrazione dalla leggera alla classica al jazz. A dimostrazione che il “pop-rock” è un recipiente nel quale un po’ tutti ci hanno attinto.
Gli autori:
Enzo Gentile. Giornalista, scrittore e critico musicale. Ha scritto per molte testate, tra cui Il Mattino, Jam, La Repubblica, La Stampa, Rolling Stone, Rockstar. Autore e conduttore radiofonico in programmi per Radio Popolare, RAI, Radio 24. Per la TV ha scritto e realizzato programmi per Italia 1 e RaiSat. Tra i suoi libri (oltre 20) “Legata ad un granello di sabbia” (Melampo) e “A day in the life” (Editori Riuniti). È docente di Storia del pop e del rock nel Master in Comunicazione all’Università Cattolica di Milano.
Alberto Tonti. Architetto, giornalista, critico musicale per molte testate tra cui: La Stampa, L’Unità, Jam, D-La Repubblica delle Donne, A-Anna, Grazia. Autore e conduttore radiofonico a Radio Popolare, alla RAI e a Radio 24. Consulente di Quelli della notte di Arbore. E’ stato direttore dei programmi di Videomusic. Tra i suoi libri, ha pubblicato per Rizzoli “Ballarono una sola estate. 70 meteore della canzone italiana anni Sessanta”. Con Andrea Kerbaker ha scritto Let it Beatles (2012, Skira).
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Ultimo, ma non ultimo, un libro davvero particolare, di cui ho già parlato anche su questo blog: The Returned di Jason Mott (Harlequin Mondadori). Un libro che sta facendo (e farà) molto parlare di sé, toccante e commovente ma anche spaventoso e pieno di domande. Un libro che non può lasciare indifferenti.
E anche questa puntata è finita, un’ora di trasmissione che, credetemi, passa davvero velocemente per cui non mi resta che salutare… buona lettura (e buona visione ^_^ ) a tutti.
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