![Bookmarks hunters Bookmarks hunters](http://m2.paperblog.com/i/307/3075938/bookmarks-hunters-L-SHnSwh.jpeg)
Uno degli argomenti di cui abbiamo discusso, all'interno del nostro gruppo Facebook, è stato quello inerente i vari gadget che talvolta accompagnano i libri. Segnalibri, portachiavi, accendini, penne, a volte anche magliette e cappellini... il merchandising, che ruota intorno alla produzione letteraria vera e propria, può diventare anche controproducente, arrivando a far pensare che se un libro necessita di tanti ornamenti è perché, in effetti, vale poco.
Tuttavia, l'unico oggetto che pare invece essere comunque gradito a tutti, e addirittura collezionato da alcuni, è il segnalibro. Questa striscia di carta rinforzata spesso rappresenta un cult, un oggetto che non solo raffigura il libro ma ne diventa una parte integrante, un gadget che riesce anche a evidenziare taluni fattori comportamentali decisamente singolari.
Ve ne presentiamo alcuni che abbiamo individuato nel corso del Salone di Torino.
Bookmarks hunters![Bookmarks hunters Bookmarks hunters](//m2.paperblog.com/i/307/3075938/bookmarks-hunters-L-HaJ8Xd.jpeg)
![Bookmarks hunters Bookmarks hunters](http://m2.paperblog.com/i/307/3075938/bookmarks-hunters-L-HaJ8Xd.jpeg)
Per la serie "Tipi da salone", vi presentiamo una categoria particolare ma sempre meno rara: bookmarks hunters, i cacciatori di segnalibri.
Sono una categoria generica di raccoglitori compulsivi. Essi infatti raccolgono, con modalità differenti a seconda del sottogenere di appartenenza, quelli che sembrano essere, per loro, oggetti di culto.
Scippatori aggressivi: si avvicinano al banco e portano via ogni tipo disponibile di segnalibro, sfidandoti con lo sguardo a dir loro qualcosa.
Collezionisti metodici: controllano e confrontano tutti i tipi di segnalibri disponibili sul banco, soppesandoli e controllandone le condizioni senza trascurare nessun dettaglio. Scrutano anche dietro le vostre spalle a caccia di quelli non esposti per verificare di non averne tralasciato nemmeno uno.
Compulsivo timido: passa più volte vicino al banco con una supplica negli occhi che sembra implorare: "Ti prego parlami tu per primo così potrò chiederti se posso prendere un segnalibro". Sono teneri come cuccioli abbandonati ma voraci come un branco di cavallette. Se dici: "Prego, prenda pure..." ti depredano e se ne vanno senza nemmeno un saluto.
Segnalibrista seriale: li avvisti da lontano, come una tempesta in avvicinamento. Dopo aver razziato ogni segnalibro (e per i seriali valgono come segnalibri anche i volantini, i biglietti da visita, le brochure e, se presenti sul banco, pezzetti di carta caduti casualmente) in ogni banco del Salone, si guardano attorno per vedere se riescono a ottenere cartelloni, poster e altro materiale collezionabile. Il loro equipaggiamento consiste in grandi shopper da riempire e, se ben organizzati, trolley piuttosto capienti. Di solito viaggiano in coppie o in piccoli gruppi.