Booknomination, dall’alcol alla letteratura

Vi ricordate le neknomination? Be’, in effetti è piuttosto difficile dimenticare quelle nomination in stile Grande Fratello 2.0 (il buon Orwell non ce ne voglia) che hanno intasato tutte le bacheche di Facebook fino a qualche giorno fa e che sono costate la vita a cinque ragazzi in Europa, mandandone uno in coma etilico in Italia. Si trattava di accettare una simpatica quanto imbecille sfida a bere quanto più alcol possibile, superando la quantità trangugiata da chi ti aveva appena nominato (per fortuna ne sono nate versioni differenti, per cui era sufficiente tracannare un alcolico qualsiasi senza dover necessariamente raggiungere l’amico; oppure c’è chi si è divertito a inventare varianti più soft con acqua e bevande analcoliche).

Perché accennare a una simile trovata su un sito letterario? Semplice, perché dall’idea delle neknomination è scaturita quella ben più divertente delle booknomination!
Il principio è sostanzialmente lo stesso: ci si mette in posa davanti a una telecamera e si nominano tre amici virtuali. Anche questa volta ci si ubriaca, sì, ma di parole: la nomination è valida per la sola lettura di un passo letterario.
E quindi si sceglie un romanzo, si legge qualche rigo del testo e si passa a nominare qualcun altro, cosicché la lettura di libri diventi virale.

Dieci e lode all’inventore di questa gradevole iniziativa, Diego, un ragazzo di Bologna che ha pensato bene di trasformare una trovata un po’ sciocca in uno strumento per far circolare la lettura. Speriamo che la versione letteraria della neknomination si diffonda a macchia d’olio – anche se temiamo non ottenga lo stesso successo della ben più celeberrima variante ad alto tasso alcolico. Soprattutto, ci auguriamo che questo fenomeno non risponda al mero desiderio di comparire in un video su Facebook, per darsi un tono con un libro in mano (magari un bel titolone russo dell’Ottocento, che fa tanto “so’ cultore di letteratura”), considerato che da un po’ di tempo a questa parte leggere è più cool che mai; ma che sia un’occasione per avvicinare qualcuno alla letteratura in modo più interattivo, creando un autentico effetto domino letterario.

Per scoprire qualcosa in più e guardare un video già in rete, cliccate qui.

Angela Liuzzi