Le adozioni per sostenere le aziende agricole, ma anche avere prodotti biologici, genuini e di sicura provenienza, sono diventate ormai la nuova frontiera del consumo. Si affitta l’orto, si adotta la pecora, così come si partecipa attivamente al processo produttivo dell’azienda attraverso il web. Ma arriva da Coldiretti la conferma che sono oltre centomila cittadini che hanno deciso in questo modo di “garantirsi una sorta di “second life” e trasformarsi in “avatar” della campagna per assicurarsi forniture di prodotti alimentari genuini, freschi, di origine garantita con il miglior rapporto prezzo/qualità grazie al taglio di tutte le intermediazioni”.
E’ quanto emerge da una recente assemblea dei giovani della Coldiretti, nella quale è stato aperto il primo Salone dell’innovazione con le esperienze più creative e virtuose messe in campo dai nuovi imprenditori agricoli, tra cui spiccano proprio le tante iniziative di adozione a distanza, utilizzate dai giovani manager agricoli per risollevare le sorti delle loro piccole aziende e salvaguardare così l’agricoltura del territorio in quanto capaci di tutelare “l’ambiente, il paesaggio, le tradizioni e una cultura locale che si tramanda nei secoli”.
Dalla possibilità di allevare a distanza un maiale a quella di seguire la propria mucca presa in adozione per assicurarsi forniture di latte e formaggio, dalla raccolta della frutta dagli alberi, alla cura dell’orto o del vigneto in affitto. Che si tratti dell’orto, della maiale o dell’albero da frutto scelto attraverso una mappa on line, la formula è sempre la stessa: a fronte dell’ “adozione” si paga una rata variabile che dà diritto ad avere i prodotti del proprio “pargolo” e che servirà all’azienda agricola per sostenersi. Nei mesi dell’adozione poi i “neo-genitori” potranno visitare l’azienda, zappare il proprio pezzo di orto, visionare i frutti del proprio albero, accertarsi del benessere del proprio animale o semplicemente fare una passeggiata nell’azienda immersa nel verde e pranzare usufruendo dello “sconto allevamento”.
Ecco cosa si può adottare e come fare:
ADOTTA L’ORTO – Tra le tante aziende agricole che stanno optando per questa formula anche l’Azienda Erika Proiect di Pagazzano (BG) che dà la possibilità a chi decide di contribuire, di indicare cosa coltivare nel suo pezzo di terra e seguire tutte le fasi di crescita delle verdure che verranno acquistate.
ADOTTA L’ALBERO – Se alle verdure preferite la frutta, la Fattoria Corte Roeli di Pegola di Malalbergo (BO) permette di “adottare” un albero del proprio frutteto direttamente sul sito internet www.corteroeli.com, scegliendo quello preferito attraverso una mappa on line che permette di selezionarlo tra le tante varietà di frutta autoctona disponibili. La frutta del proprio “figlioccio” verrà poi spedita a domicilio al momento della raccolta. Il costo dell’iniziativa varia dai 50 ai 60 euro in base alla varietà della pianta scelta che dà diritto a 15 chili di frutta per pianta adottata. Il tutto compreso di IVA e spese di spedizione.
ADOTTA IL CAMPO DI GRANO – Per le scuole della provincia di Pistoia esiste invece la possibilità di adottare un intero campo di differenti tipologie di grano toscano dalla quale ricavare la farina per produrre la famosa focaccia che verrà poi servita nella mensa scolastica come merenda a km zero. A lanciare l’inizitiva “Grani & Pani Antichi” è l’Oasi Agrituristica Baugiano di Quarrata (PS) anch’essa vincitrice lo scorso anno degli Oscar Green nella categoria “Sviluppo localo” per la sua attività capace di contribuire ad “educare le nuove generazioni ai valori della cultura contadina oltre che ai sapori inimitabili del Made in Italy.”
ADOTTA LA MUCCA E SEGUILA SUL WEB: l’azienda agricola Cornalba di Locate Triulzi in provincia di Milano, va oltre e offre ai clienti che decidono di sovvenzionare le sue vacche, la possibilità di vedere quella scelta “in diretta” tramite webcam fissa così da poter monitorare costantemente il benessere della propria “figlioccia” e il lavoro svolto nelle stalle, a garanzia della trasparenza totale dei processi di allevamento. Per saperne di più basta visitare il sito internet nella sezione dedicata alle adozioni.
ADOTTA UN MAIALE: l’idea di far allevare a distanza e nel pieno rispetto della tradizione dei greci di Calabria, il suinetto grecanico arriva dall’azienda agricola agriReggio (RC): la somma da versare per farsi carico del “maialino ellenico” è di 150 Euro suddivise in rate mensili di 45 Euro. L’iniziativa ideata da Giuseppe Riggio si è aggiudicata lo scorso anno il premio “Oscar Green” nella categoria “esportare il territorio”. Chi volesse allevare a distanza il maiale grecanico allo stato sembrado può contattare direttamente l’azienda all’indirizzo email [email protected] che offre anche la possibilità di far visitare al piccolo suino durante ii 10 mesi in cui viene adottata e nella quale riesce a raggiungere un peso variabile tra i 150 e i 220 chili per una altezza di 1,2 metri e una lunghezza di 2 metri.
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