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Border of infancy

Da Dollculture
Border of infancy
If you say they are hyperrealistic dolls, you’re deceiving yrself, as they are kids. Loretta Lux kids. With their eyes wide open, their unwashed and yet well combed or naturally curled hair, their unfashionable clothing… are they alive, are they breathing? Which innocence or cruelty inhabits their empty gaze? The photographer, now exhibiting at Galleria Carla Sozzani-10 Corso Como in Milan, mixes classical portrait culture and digital manipulation to reach a result whose fleeting border in the realm of dolls is maybe given by Reborn OOAKs - hyperrealistic infant dolls this time, no real kids.
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Border of infancy
Dire che sono bambole ipperrealistiche equivale ad ingannarsi, perché sono bambini. I bambini di Loretta Lux. Coi loro occhioni belli aperti, i loro capelli poco lavati eppure ben pettinati o ricci naturali, i loro abiti fuori moda… sono vivi? Respirano? Quale innocenza o quale crudeltà abita i loro sguardi vuoti? La fotografa, ora in mostra a Milano alla Galleria Carla Sozzani-10 Corso Como, mescola cultura ritrattistica classica e manipolazione digitale per raggiungere un effetto il cui labile confine nel regno delle bambole è forse dato dalle OOAK Reborn – infanti iperrealistici stavolta, non bambini veri.
Thx Mum * grazie mamma!
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- Maria Gabriella Poggio Reborn dolls artist

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