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Bordolano, ancora prove: la fiammella si accende e poi cresce, riparte lo show in versione ridotta, informazioni col contagocce

Creato il 03 giugno 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

La Stogit ha avvisato tutte le autorità, dalle quali però, in particolare dal comune di Bordolano, non arrivano molte notizie sull’attività presso il cluster B. Un avviso pubblico esposto sulla bacheca municipale dichiarava tra il 29 maggio e il 7 giugno “si svolgeranno attività tali da comportare l’accensione di una fiaccola”.

Altro che fiaccola. Si sono viste vampate e una combustione di metano certo controllata ma decisamente insolita da queste parti.

E oggi altre prove. Via vai di camion, e una lieta fiammella che di per sé è solo una fiammella. Ma non rappresenta lo Spirito Santo, anche se nei pressi c’è un santuario, oltre a un parco naturale, terreno agricolo coltivato, trattoria, agriturismo, e a poche centinaia di metri un centro abitato detto Bordolano e altri chiamati castelvisconti e casalbuttano. L’area d’influenza dello stoccaggio comprende circa 15 comuni. Sabato a crema si terrà un dibattito pubblico sull’argomento: crema è al centro di questa zona trapunta di stoccaggi come fossero un ornamento. In realtà sono impianti pericolosi. Se il sindaco informasse di più non farebbe male a nessuno. Il metano è esplosivo, se inalato è letale, e ci sono altri pericoli.

All’improvviso si vede la fiamma crescere di nuovo. I tecnici sanno bene che cosa fanno ma i cittadini non sanno che cosa accadrà. E dire che in altre circostanza il “paziente” è informato a puntino.

 


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