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Bordolano, dopo lo stop l’orda nera dell’asfalto è passata, allargando la strada provinciale anche davanti all’Agriturismo. L’orda della prepotenza e dell’arroganza ha prevalso sulle persone di buon senso (di Ezio Corradi)

Creato il 02 ottobre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Alla fine della giornata l’orda nera dell’asfalto è passata, allargando la Strada Provinciale 25 anche davanti all’Agriturismo La Corte dei Semplici, già l’agriturismo…sui documenti di Saipem e Stogit del “Progetto quattro piazzole” viene presentato come “Cascina Colombara”…
Una evidente negazione della realtà e del lavoro di persone che in questi anni si  sono dedicate al recupero della parte padronale della Cascina Colombara trasformandola dal 2005 in agriturismo “La Corte dei Semplici” ed alla agricoltura biologica nel lor fondo…
Oggi non è stato il giorno della ragione e del buon senso: l’orda della prepotenza e dell’arroganza ha vinto la resistenza delle persone di buonsenso. A nulla sono valse le proposte per un perocrso alternativo che permettesse il transito dei mezzi (TIR e autoarticolati) destinati al cantiere dei nuovi quattro pozzi da perforare al “Cluster B” di Bordolano. Dal 31 maggio 2012 scorso avevamo mandato alle istituzioni locali e provinciali la nostra proposta per una viabilità di cantiere indipendente dalla SP 86 “Quinzanese Brescia-Cremona alla strada della Moja, al “Cluster A e ai tre nuovi pozzi”, alla prevista “centrale di stoccaggio”, al “Cluster B” utilizzabile anche in caso di emergenze nei previsti tre stabilimenti industriali del metano di Stogit, anzichè passae su strade strette e tortuose come la S.P. 25! Ha vinto invece l’arroganza e la prepotenza sorrette anche dalla Dirigente Responsabile della Viabilità provinciale e nel silenzio(assenso…) dell’Assessore alla viabilità della Provincia di Cremona e, in questo caso e su questo problema,  con il lavaggio di mani e piedi del Presidente della Provincia di Cremona.
Quanto accaduto oggi, non è una sconfitta per chi si è battuto contro un progetto rischioso e pericoloso (come è anche lo stoccaggio di metano) per gli utenti del traffico locale, per i mezzi agricoli, per i pedoni e per i numerosi cicilisti che frequentano la SP 25: gli sconfitti sono coloro che ai vari livelli si sono glorificati di aver sconfitto cittadini che si sono esposti e preoccupati di salvagurdare una delle strade più belle e spettacolari della Provincia di Cremona. Chissà dov’erano gli esponenti della FIAB cremonese che…proclamano ad ogni piè sospinto di difendere i cicilcisti e qui, si sono totalmente disinteressati del problema. Evidentemente il Presidente cremonese della Fiab (avvertito …solo  dal maggio scorso del problema)  ha altre cose a cui pensare o altre strade da difendere…piutosto che ciclisti di confine fra terre cremonesi e bresciane al di là ed al di quà del fiume Oglio. Eppure dal Dirigente Responsabile della Viabilità della Provincia di Cremona abbiamo appreso, solo il 13 settembre scorso, di un primo cantiere di 100 giorni con un traffico di 50 TIR (che effettueranno un viaggio di andata ed uno di ritorno, quindi 100 viaggi-giorno per un totale di 10.000 viaggi in tre mesi su strade tortuose e strette), poi seguirà, ma ufficialmente non si sa, il traffico di trasporto reflui di fanghi ed acqua dalla perforazione dei pozzi per finire tra qualche anno allo smontaggio dei pozzi e delle altre attrezzature. Che dobbiamo dire? Grazie a tutti per l’interessamento a partire dagli Amministratori attuali e precedenti del Comune di Bordolano, degli altri comuni vicini, della Provincia di Cremona, della ignara Provincia di Brescia, della Regione Lombardia, del Governo e del Decreto Passera del 28 dicembre 2011? Dobbiamo aspettare il prossimo incidente?
Non ci arrendiamo, ci sono ancora tante problematiche aperte, ma questo non è proprio un buon inizio.

Ezio Corradi – Vicepresidente Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia

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