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Bordolano, preoccupanti non risposte del sindaco sulle attività dello stoccaggio

Creato il 22 novembre 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Qualcuno crede che Bordolano non debba far notizia perché troppo piccolo? Che la Stogit non vada disturbata perché finanzia con regolarità le attività culturali del Comune di Cremona? Che l’inserzionista di una testata on line cremonese non vada importunata?
Questo è uno dei punti deboli del sistema istituzionale. Nei piccoli Comuni l’istituzione spesso è fragile al punto da subire la volontà delle grandi aziende. Basta leggere l’elenco delle domande della consigliera d’opposizione Luisa Pea, datato 30 agosto e senza risposta, per capire quanto sia pericoloso il comportamento della Regione e della Provincia, oltre che dei grandi partiti, che a loro volta lasciano fare.
Non c’è risposta chiara ed esaustiva da parte del sindaco Diego Bottini, come afferma Luisa Pea, sul pericolo di sismi 3.0 a 1.800 m di profondità, già autorizzati dal ministero dell’ambiente. Ieri una scossa è stata sentita nella provincia di Brescia. E l’opposizione vuole sapere se c’è rischio di connessione tra sismi legali e sorgente sismogenica che passa a breve distanza. Ma dal Comune non arriva risposta sulle coordinate geografiche dei fondo pozzo.
L’area di influenza di uno stoccaggio del genere interessa 15 Comuni.
Non si sa quali sostanze siano state emesse nell’aria durante gli spurghi.
Incertezza anche sul piano d’emergenza esterno allo stoccaggio.
Nessuna cura per la fauna e l’avifauna, colpite da luminosità eccessiva anche di notte. La rumorosità dei due impianti (i cluster) è assorbita con barriere assai basse e deboli.
Questo dev’essere il rapporto tipo fra grande azienda e pubblica amministrazione? Lo stile Tamoil si replica in modo raccapricciante, anche se la Stogit non può certo essere accusata in quel modo. Non c’è controllo da parte della pubblica amministrazione. Un po’ di soldi e il Comune tace. Il sindaco ha promesso uno studio geologico indipendente sulle perforazioni ora che almeno quelle del cluster B sono finite. Qualche finanziamento alla “cultura” e tace anche Cremona. I partiti dormono. Quando inizierà a funzionare la centrale avremo a che fare con la microsismicità in modo sistematico. Sotto il terreno agricolo, grandi quantità di gas. A quali distanze dalle falde chissà chi lo saprà.

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