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Borse: Europa in difficoltà

Da Pukos
Borse: Europa in difficoltà

Nonostante una buona partenza di Wall Street

Tre titoli bancari sul podio: Bper, Banco Popolare e Mediobanca, le due Big lasciano però sul terreno quasi un punto percentuale. Male Mediaset.

Nonostante la seduta boom della Borsa di Tokyo (+4%) le Piazza europee cominciavano la settimana con prudenza e dopo una fiammata a metà mattinata tornavano a scendere facendo segnare alla fine ribassi generalizzati ed in alcuni casi anche abbastanza consistenti.

E’ ancora il Dax di Francoforte la maglia nera di giornata, l’indice tedesco ha infatti perso un punto e mezzo percentuale, meno uno per Parigi mentre Londra perde più di mezzo punto.

Non si è comportata male la nostra Piazza Affari, alla fine il suo Ftse Mib (-0,86%) ha visto diversi segni meno, ma qualche titolo del comparto bancario è andato in controtendenza limitando così il ribasso per il nostro indice di riferimento.

A proposito del comparto bancario occorre sottolineare come in Italia siano andate male in particolare le due Big, ma il settore, a livello europeo è stato uno dei pochi a terminare le contrattazioni in controtendenza facendo segnare un piccolo rialzo. Chiaramente rimane assolutamente sotto osservazione e sarà così per tutta la settimana, poi, nella prossima, con i risultati degli stress test conosceremo i promossi ed i bocciati.

Nel frattempo ecco il podio odierno per quanto riguarda la classifica delle performances: Bper (+1,44%), Banco Popolare (+0,98%) e Mediobanca (+0,87%).

Il resto del comparto ha concluso la giornata con una freccia rossa: Bpm (-0,09%), Ubi Banca (-0,26%), Intesa Sanpaolo (-0,82%), Unicredit (-0,90%), Banca MPS (-1,88%).

Guardando ancora alla parte alta della classifica hanno confermato il rimbalzo di venerdì scorso anche Autogrill (+0,64%), Telecom (+0,58%), Azimut (+0,52%), Pirelli (+0,48%), Finmeccanica (+0,44%) e Fca (+0,35%).

Ennesima debacle, invece, per Mediaset (-4,29%) dopo l’annuncio che anche Sky lancerà dei canali gratuiti ed in chiaro.

Continua poi il Calvario di World Duty Free (-3,98%) e non si ferma neppure la frana di UnipolSai (-3,09%) alle prese con la non semplice fusione.

Ma ci sono tanti altri titoli che, in questo periodo, soffrono e non riescono ad uscire da trend ribassisti che ormai durano da troppo tempo, ci riferiamo ad esempio a: Prysmian (-2,90%), Saipem (-2,88%), Cnh (-2,72%) e Mediolanum (-2,70%).

Discorso a parte merita Eni (-2,26%), per quanto riguarda il colosso petrolifero i motivi del trend ribassista che interessa il titolo dall’inizio del mese di luglio sono noti a tutti, ma l’inasprimento dei cali cominciato proprio nel mese in corso sta avendo degli sviluppi molto preoccupanti, ed anche la seduta odierna, che ha fatto immediatamente tornare le quotazioni sotto la soglia dei 16 euro, non può lasciar tranquilli i molti azionisti.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro   


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