Parlamento greco approva la manovra, borse ok
L’accordo di Atene fa da volano alle piazze del vecchio continente
Con il Sì ai nuovi tagli arrivato nella tarda serata di ieri dal parlamento greco, i mercati europei ritrovano nuovo vigore e stamane confezionano un exploit che porta in terreno positivo un po’ tutte le piazze del vecchio continente. Da segnalare le buone notizie che giungono dallo spread tra btp e bund, in calo.
Ma l’ok di Atene è linfa soprattutto per la moneta unica europea, che ritorna di nuovo oltre quota 1,325 rispetto al dollaro, mettendosi, almeno per il momento, al riparo dalla morsa del debito sovrano. Il differenziale tra titoli italiani a dieci anni e omologhi tedeschi fa registrare 354 punti base, una quota tanto bassa non si raggiungeva dalle settimane che precedettero l’esplosione della crisi culminata con le dimissioni del governo Berlusconidel 12 novembre scorso. Il rendimento è stabile sotto il 6% e fa registrare un tasso del 5,47%.
Dopo una serie di sedute negative, la borsa di Tokyo sale dello 0,58% e ciò nonostante i dati relativi al prodotto interno lordo nipponico del quarto trimestre siano peggiori delle aspettative: un calo del 2,3% rispetto all’1,3% prospettato dagli economisti. Male, invece, la Cina. Shangai sotto dello 0,13% e Shenzhen dello 0,06% dopo le dichiarazioni preoccupate del portavoce del ministero degli Esteri, Liu Weimin: “la Cina teme la crisi del debito, l’Europa ha bisogno di riforme strutturali”.