Borse: finisce male la settimana in Europa

Da Pukos

Nonostante Wall Street continui a salire

Buone performances per Saipem, Prysmian, Yoox, Moncler ed Autogrill. Male i bancari ed in particolare Unicredit, giù anche Azimut ed Enel.

Termina con un calo la settimana a Piazza Affari: nelle cinque sedute quattro ribassi ed un bilancio sconfortante (-3,48%) per il nostro indice di riferimento.

Non basta Wall Street, che continua a ben performare, per far tornare l’ottimismo, Draghi ha parzialmente (o totalmente?) deluso le aspettative degli investitori che avrebbero gradito l’annuncio di un intervento diretto della Bce e non dell’ennesimo “annuncio” (che abbia imparato da Renzi?).

Gli italiani, all’estero, sono famosi per “gli annunci” ai quali non seguono i fatti, e Draghi non ha voluto smentire la diceria (che effettivamente ha più di un fondamento).

Comunque oggi sono scesi tutti i listini del Vecchio Continente, con l’eccezione di Londra, come sempre molto più simile a New York che non a Francoforte.

Il Ftse Mib (-0,99%) alla fine ha perlomeno tenuto quota 19.000 punti, ma il nostro comparto più importante, quello bancario, ha subito oggi l’ennesima debacle, segno che gli investitori, nazionali od esteri non cambia molto, non si fidano dello stato di salute del settore.

Veder vestire la maglia nera ad Unicredit (-3,34%) non è mai un buon segnale, ora il rischio per l’Istituto guidato da Federico Ghizzoni di ritoccare i minimi dell’anno è più che un’ipotesi.

Un altro brutto segnale arriva da Azimut (-3,33%) il titolo ha stornato bruscamente ed ora è negativa anche la performance da inizio anno.

Ma torniamo al comparto bancario per segnalare i ribassi di Bper (-3,23%), Banco Popolare (-2,89%), Ubi Banca (-1,72%), BpM (-1,68%), Intesa (-1,52%), Mediobanca (-0,73%), in controtendenza Banca MPS (+0,15%) che ormai è un mondo a sé.

E proseguimo con i segnali negativi parlando di Enel (-2,75%) per la quale quota 4 euro sembra ormai sia diventata una barriera, ora ci si potrebbero attendere un proseguimento della fase correttiva.

Male infine anche Telecom Italia (-1,54%) la cui quotazione è ridiscesa sotto la media degli ultimi dodici mesi.

Ma concludiamo questo commento dando uno sguardo alla parte alta della classifica. Pare prendere corpo la risalita di Saipem (+4,95%) al terzo rialzo di fila, ma la strada è ancora lunghissima.

Si è già portato un po’ più avanti Prysmian (+3,40%) e cerca di resistere almeno sul livello dei 15 euro Yoox (+3,12%).

Rimbalza Moncler (+2,62%) ma la batosta subita nelle scorse seduta è di quelle che fanno male. Quasi timido il rimbalzo di Autogrill (+2,38%).

Prende corpo invece il recupero di Cnh Ind. (+1,64%), mentre il rimbalzo di Tenaris (+1,42%) evita al titolo della famiglia Rocca di ritoccare il minimo dell’anno.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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