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Borse: forti vendite a Milano e Francoforte

Da Pukos
Borse: forti vendite a Milano e Francoforte

Più contenuti i ribassi di Parigi e Londra

Si salvano soltanto Yoox, Exor e WDF. Molto male il comparto bancario e quello del risparmio gestito. Sul fondo Saipem e Buzzi.

Settore bancario in difficoltà e Piazza Affari boccheggia, ma non va meglio a Francoforte dove il Dax (-1,9%) vede in forte calo non solo Deutsche Bank e Commerzbank, ma anche Basf, Deutsche Telekom, Lanxess e ThyssenKrupp.

Non basta quindi che Wall Street veleggi intorno alla parità a far tornare gli acquisti in Europa, la giornata si chiude a Piazza Affari con un calo che non si riscontrava da tempo.

Il Ftse Mib (-1,75%) è stato certamente penalizzato dal comparto bancario, ma non solo, a salvarsi sono stati davvero pochi, soltanto tre titoli a fine giornata hanno fatto segnare un rialzo rispetto alla vigilia, si tratta di Yoox (+2,94%) che sfiora quota 30 euro, Exor (+0,28%) che in intraday ha ritoccato il proprio massimo storico e World Duty Free (+0,10%) che dalla vendita agli svizzeri non è praticamente più un titolo di Borsa.

Maglia nera di giornata è risultato Saipem (-3,99%) che con un brusco dietro-front torna immediatamente sotto quota dodici euro con volumi (oltre 25 milioni le azioni scambiate) che non si riscontravano dal celeberrimo crollo (-29%) del giugno 2013.

Forti prese di profitto anche per Azimut (-3,84%) e Buzzi Unicem (-3,65%).

E poi arrivano i “bancari”: BpM (-3,38%), Banco Popolare (-3,19%), Unicredit (-3,12%), Ubi Banca (-2,51%), Intesa (-2,27%), Banca MPS (-2,19%), Mediobanca (-1,84%) e Bper (-1,65%).

Per coloro che amano i grafici ecco un pericoloso doppio massimo per Telecom Italia (-3,07%) che però ha risentito di un improvviso cambio di sentiment sul comparto avvertito in tutta Europa.

Non potevano mancare anche le prese di profitto su Mediolanum (-2,54%) ed Autogrill (-2,44%).

Quarto ribasso nelle ultime cinque sedute per Prysmian (-2,35%) e nuovo storno anche per Salvatore Ferragamo (-2,18%) tornato su quota 30 euro.

Concludiamo segnalando anche il ribasso di Fiat Chrysler Automobiles (-2,14%) penalizzato da vendite che sono arrivate da Oltreoceano.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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