Prevalgono le vendite
Forti perdite nella mattinata per Eni che successivamente, però dimezza il calo, male A2A e Mediobanca. Svetta Tenaris davanti a Finmeccanica.
Le richieste iniziali di sussidi alla disoccupazione negli Stati Uniti, risultate decisamente in aumento, hanno aiutato le Borse europee a riprendersi e ridurre così le perdite.
Al solito i dati macro statunitensi ormai vanno letti al contrario, più sono deludenti e più la Fed rinvierà i temuti aumenti dei tassi di interesse.
Anche la nostra Piazza Affari ha contenuto i ribassi ed il Ftse Mib (-0,23%) è così rimasto abbondantemente sopra quota 21.000 punti, un livello che da molti è visto come una specie di spartiacque, sopra il Paradiso, sotto l’Inferno.
Non sono stati molti i titoli che hanno terminato con un rialzo, ma alcuni di questi sono risultati davvero importanti, come ad esempio Tenaris (+2,92%).
Poche volte, negli ultimi cinque anni, il titolo della famiglia Rocca si era trovato su questi livelli (17,63 euro), ma a questo punto è chiaro che l’obiettivo è certamente quota 18 euro, poi occorrerà consolidare questi risultati.
Alle sue spalle troviamo un altro titolo che ultimamente continua a dare soddisfazione ai propri azionisti, si tratta di Finmeccanica (+1,69%). Ora l’obiettivo è quota 8 euro, un livello psicologico importantissimo, in quanto è all’incirca da quei livelli che il titolo crollò circa tre anni fa.
Non si spegne l’interesse per Fiat (+1,53%) il mercato continua a festeggiare l’uscita di Montezemolo dal Gruppo ed il sempre maggiore potere che riveste Sergio Marchionne.
Ed a proposito di titoli “guardati” con interesse dal mercato anche oggi sotto i riflettori Telecom Italia (+1,41%) che ha messo a segno il quarto rialzo di fila.
Concludiamo la parte alta della classifica citando l’ultimo rialzo superiore al punto percentuale, si tratta di Gtech (+1,09%) che, seppur a singhiozzo, continua la propria ascesa.
Andiamo a vedere ora i maggiori cali, cominciando da A2A (-2,49%), anche se potremmo definirlo un ribasso annunciato l’odierna seduta potrebbe aver ribaltato il sentiment sul titolo, stiamo a vedere, ma la prudenza è d’obbligo.
Anche oggi contrastato il settore bancario, fra quelli finiti in rosso il peggiore è risultato Mediobanca (-1,82%), il titolo si è fermato su quota 7 euro, ma innegabilmente il trend in essere è ribassista, ed anche in questo caso è bene essere prudenti.
Ma parlando di titoli in crisi non si può non citare Cnh Ind (-1,79%) si approssima nuovamente ai minimi dell’anno e non ci sono segnali di inversione di tendenza.
Quinto ribasso consecutivo per Yoox (-1,59%), idem come sopra per Autogrill (-1,43%) e Campari (-1,36%).
Vanno segnalati anche i cali di Banca MPS (-1,33%), World Duty Free (-1,32%) e Pirelli (-1,25%).
Ma un discorso a parte merita Eni (-1,05%) non solo per il quinto ribasso consecutivo, ma perché per gran parte della seduta è risultato il peggior titolo dell’indice, alla fine è riuscito a dimezzare le perdite, ma le notizie che continuano ad arrivare riguardanti le stime sulla domanda di petrolio per l’anno in corso ed il prossimo fanno sì che occorrerà essere prudenti anche per quanto riguarda questo settore.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro