Vendite su tutti i comparti
Si salvano in tre: A2A, Bper e MPS, per il resto una disfatta. World Duty Free al minimo storico, male la galassia Agnelli. Crolla Autogrill.
Piazza Affari ha resistito per poco, poi ha dovuto capitolare, un’ondata di vendite ha invaso tutte le Piazze borsistiche mondiali, non è stato uno tsunami, ma un campanello d’allarme sì.
Non erano in programma dati macro di un certo interesse, ma fin dalla mattinata le Borse erano deboli, poi, il FMI ha contribuito a rasserenare gli animi con l’ennesimo taglio sulle previsioni di crescita mondiale per l’anno in corso, ora le stime sono state ridotte, a livello planetario, ad un +3,3% e limate anche le previsioni per il 2015 (+3,8% anziché +4,0%).
Se l’economia mondiale va male la nostra va peggio, l’Italia sarà così l’unica grande economia a registrare una recessione nell’anno in corso, ma questa non è stata una sorpresa.
A mio avviso, però, che il calo accusato oggi non è da mettere in relazione con il comunicato del FMI, ritengo piuttosto che quelle odierne siano vendite sui timori che il mercato possa stornare pesantemente dopo la pubblicazione delle minute del FOMC che saranno diffuse domani.
Sempre domani comincerà anche il valzer delle trimestrali ed anche se le previsioni non sono negative c’è chi vuol essere prudente.
Il Ftse Mib (-1,73%) ha così terminato con un bilancio fortemente negativo per la quarta volta nelle ultime cinque sedute, proseguendo il trend ribassista cominciato lo scorso 5 settembre.
Tre soli i titoli che si sono salvati, e precisamente: A2A (+0,39%), Bper (+0,16%) e Banca MPS (+0,10%) che riesce così a mantenersi sopra quota 1 euro.
Crolla Autogrill (-4,96%) terminando su quota 5,75 euro, un solo centesimo in più del minimo dell’anno toccato lo scorso 8 agosto.
Seduta da dimenticare anche per la galassia Agnelli, pesantissimo il ribasso di Cnh Ind (-4,59%), ma non si sono salvate neppure Exor (-2,90%) e Fiat (-2,09%).
Continua la fase di debolezza di Azimut (-2,84%) e si arrende alle vendite anche Atlantia (-2,80%).
Ma oggi c’è un protagonista in negativo, si tratta di World Duty Free (-2,70%) che termina le contrattazioni al livello più basso della sua pur breve storia (è quotato dal primo ottobre dello scorso anno).
Minimo dell’anno per Buzzi Unicem (-2,65%) e Yoox (-2,63%) il cui 2014 è semplicemente disastroso. Vicinissima ai minimi anche Mediaset (-2,60%).
Concludiamo citando la maglia nera del comparto bancario che oggi spetta a Ubi Banca (-2,46%) ed il quinto crollo consecutivo di Eni (-2,32%) mai così basso dallo scorso mese di aprile.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro