Magazine Economia

Borse Paesi emergenti: conviene investire dopo la fuga dai BRICS?

Da Mrinvest
Bruciati 700 miliardi di dollari nelle Borse Paesi emergenti nel mese di gennaio, ma l’aumento dei tassi potrebbe frenare il deflusso dei capitali dai BRICS.

Borse Paesi emergenti: conviene investire dopo la fuga dai BRICS?Nel solo mese di gennaio, la fuga dei capitali dalle Borse Paesi emergenti e, più precisamente, dai BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica), è costata 700 miliardi di dollari, confermandosi questo il peggiore inizio anno dal 2008.
Il deflusso dei capitali stranieri è dovuto all’attesa del rialzo dei rendimenti negli USA, dopo che la Federal Reserve ha avviato il “tapering” a dicembre e che ha anche deciso di tagliare, mercoledi scorso, per la seconda volta in un mese e mezzo, gli stimoli monetari.

I BRICS alzano i tassi.

Il rialzo dei tassi da parte delle principali banche centrali dei Paesi emergenti potrebbe frenare o arrestare del tutto la tendenza negativa. L’India ha alzato i tassi all’8%, la Turchia dal 7,5% al 12%, il Brasile ha ritoccato il tasso Selic al rialzo per la settima volta consecutiva ed anche il Sudafrica si è adeguato. L’unica grande banca centrale dei BRICS a non avere dato vita ad una stretta è quella di Mosca, intenzionata a far deprezzare il rublo per aumentare le esportazioni.

Ci si chiede se sia consigliabile tornare ad investire nelle Borse Paesi emergenti o se è meglio attendere lo sviluppo degli eventi.

I rischi per gli investitori.

Il rischio più grande sta nel possibile deprezzamento ulteriore delle valute locali (specie della lira turca), travolte in molti casi anche da passivi commerciali sostenuti.
Un caso da monitorare con attenzione è quello del Venezuela. La Borsa di Caracas è esplosa del 470% nel 2013, ma non è tutto oro quello che luccica. Tra inflazione e svalutazione del tasso di cambio effettivo, il rialzo reale delle azioni è stato praticamente azzerato. Il cambio tra bolivar e dollaro Usa si attesta oggi ad un livello ufficiale di 6,3, quando in realtà lo si registra a 79 sul mercato nero. Per cui, anche nel caso di altissimi rendimenti dei titoli venezuelani, bisognerà fare attenzione ad una possibile maxi svalutazione.

Il prossimo board della Federal Reserve si terrà a metà marzo prossimo. Sarà un interessante test per verificare se, nell’attesa di un probabile terzo round del tapering, le Borse Paesi emergenti torneranno in tensione o se, al contrario, si stabilizzeranno. In quest’ultimo caso, rappresenterebbe un indizio forte il fatto che il rialzo dei tassi di questi giorni abbia risolto alcuni problemi e che il peggio possa essere passato.

Nel frattempo, vista la situazione, prima di investire ancora nei BRICS o nelle Borse Paesi emergenti in generale, è consigliabile che i risparmiatori più avveduti attendano tempi migliori.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :