In rosso tutta l’Europa
Si salvano dalle vendite in particolare Tenaris, Mediolanum e Saipem. Pesante il ribasso per Stm, scende di quasi tre punti anche Autogrill.
Il momento è delicato, troppa euforia nei giorni scorsi, lo avevamo segnalato più volte, ora Wall Street sembra soffrire e le Piazze europee non hanno la forza per trainare i mercati mondiali.
Venerdì sera parlerà nuovamente Janet Yellen, è probabile che cerchi di risollevare l’umore, se però non ci riuscisse si aprirebbe una nuova fase … molto delicata.
In Europa Londra (-0,41%) ha limitato le perdite, per le Piazze borsistiche della zona euro, invece, i ribassi si sono fatti ben più pesanti, a cominciare da Parigi (-1,32%), ma anche Francoforte (-1,17%) ha lasciato sul terreno oltre un punto percentuale.
Non possiamo quindi lamentarci troppo del Ftse Mib (-0,81%), a sorreggere il nostro indice di riferimento in particolare Tenaris (+1,69%) tutt’ora però decisamente sotto la quotazione media dell’ultimo anno.
Nessuno riesce a fermare Mediolanum (+1,19%) il cui 2015 (+45,18%) è, per il momento, semplicemente straordinario.
Cerca faticosamente di riprendersi Saipem (+1,15%) che ha come primo obiettivo quota 10 euro.
Si riprende immediatamente dopo lo scivolone della vigilia A2A (+0,73%) e non ritraccia Pirelli (+0,71%) rimanendo sopra quota 15,5 euro.
Da segnalare poi due titoli del comparto bancario che hanno mantenuto il segno più anche in chiusura, si tratta di Ubi Banca (+0,62%) e Bper (+0,25%).
Più pesanti, naturalmente, i ribassi a partire da Stmicroelectronics (-4,44%) che nelle ultime due sedute aveva già dato qualche segnale di cedimento.
Non potevano poi mancare le prese di profitto su Autogrill (-2,95%) e fatica a mantenere le posizioni raggiunte anche Finmeccanica (-2,62%).
Giornata di ribassi per il settore del lusso, in calo soprattutto Moncler (-2,31%) e Luxottica (-1,79%), ma non è andata molto meglio a Salvatore Ferragamo (-1,50%) e Tod’s (-1,43%).
Dopo aver dato segnali confortanti nella prima parte della seduta, sono arrivate le vendite anche per Mediaset (-1,73%), discorso simile per Telecom Italia (-1,72%) che non riesce a consolidare i livelli raggiunti e sembra destinata a ritracciare ulteriormente, almeno nel breve periodo.
Ed ora tutta la nostra attenzione viene rivolta a Wall Street che sta vivendo una seduta particolarmente problematica, le vendite colpiscono un po’ tutti i settori, sono i titoli quotati sul Nasdaq, per il momento, a far registrare i ribassi più pesanti, ma visti i livelli raggiunti nei giorni scorsi la cosa non desta certamente stupore.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro