Borse: Wall Street rovina tutto

Da Pukos

Dopo una buona partenza, un cattivo arrivo

Bene Cnh Ind ed il comparto del lusso al gran completo. Ancora in calo World Duty Free, UnipolSai, Telecom, Enel, Snam, Eni e Terna.

Il nostro indice principale era rimasto in territorio positivo per tutta la seduta, poi, dopo una buona apertura, a Wall Street si sono scaricate solo vendite che hanno azzerato il guadagno iniziale, ed il contagio alle Piazze europee è stato inevitabile.

Nessun dato macro né micro di una certa rilevanza a New York, quindi difficile capire l’origine delle vendite, forse possono essere messe in relazione col fatto che mercoledì prossimo conosceremo le minute del FOMC nel giorno in cui Alcoa, come di consueto darà inizio alla danza delle trimestrali.

Sapremo solo nei prossimi giorni se questa può essere la chiave di lettura dell’odierna seduta, nel frattempo, come di consueto andiamo a vedere cosa è accaduto a Piazza Affari.

Il Ftse Mib (-0,40%) è stato sostenuto dal comparto del lusso che è stato il protagonista assoluto della seduta occupando quattro dei primi cinque posti della classifica odierna.

Ecco quindi i rimbalzi di Moncler (+3,25%), Salvatore Ferragamo (+2,63%), Yoox (+1,36%) e Tod’s (+1,13%).

In vetta però troviamo Cnh Ind. (+3,88%) che si conferma in ripresa, ma occorre attendere prima di cantare vittoria come sanno bene gli azionisti che arrivano da un anno praticamente disastroso, nonostante l’ottima performance odierna, infatti, il titolo ha perso quasi il 30% negli ultimi dodici mesi.

Contrastato il comparto bancario che era partito alla grande, alla fine hanno mantenuto un guadagno BpM (+0,87%), Bper (+0,65%), Ubi Banca (+0,23%) e Mediobanca (+0,22%), mentre hanno accusato ribassi Unicredit (-0,65%), Banca MPS (-0,40%) e Banco Popolare (-0,36%), Intesa Sanpaolo ha terminato la seduta senza variazioni.

In fondo alla classifica, fin dall’apertura delle contrattazioni World Duty Free (-2,32%) che manca così il rimbalzo dopo la debacle della vigilia, siamo ora ad un soffio dai minimi dell’anno.

Perde oltre due punti percentuali anche UnipolSai (-2,01%) al quarto ribasso nelle ultime cinque sedute ed in chiaro trend ribassista.

In calo anche titoli “pesanti” come Telecom Italia (-1,53%) ed Enel (+1,47%), non è stata una buona seduta per le aziende “a partecipazione statale”: Snam Rete Gas (-1,08%), Eni (-0,95%) e Terna (-0,92%).

Ed infine citiamo anche i cali di due titoli industriali (sono crollati gli ordini all’industria in Germania), come Prysmian (-1,13%) e Finmeccanica (-1,09%).

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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