Un tribunale della Bosnia ed Erzegovina ha emesso, per la prima volta, una sentenza con la quale quattro cittadini bosniaci sono stati condannati a scontare una pena detentiva per aver preso parte ai combattimenti in Medio Oriente, tutti tra le schiere dello Stato Islamico.
I quattro imputati, Husein Erdic, Midhat Trako, (condannati a tre anni e mezzo di carcere) Nevad Husidic e Merin Keserovic (un anno ad entrambi) sono stati i primi cittadini del paese ai quali è stata comminata una pena in seguito all’approvazione, nell’aprile 2014, da parte del parlamento bosniaco, di una legge che punisce chi si reca a combattere tra le file di formazioni irregolari, coloro che propagandano questo genere di lotta o chi organizza il trasporto di aspiranti guerriglieri nelle zone di combattimento.
In seguito a questo provvedimento del governo di Sarajevo sono già stati arrestati numerosi sostenitori dello Stato Islamico, che si preparavano a partire per la Siria o l’Iraq o che svolgevano attività di propaganda sul suolo bosniaco, e decine sono già sotto processo.
La Bosnia, paese in cui l’islam è la religione di larga parte della popolazione, è uno dei paesi più soggetti all’infiltrazione di cellule jihadiste, attive nell’arruolamento di miliziani e per la raccolta di fondi in sostegno del Califfato (ma non solo); il problema coinvolge però anche altri paesi balcanici, soprattutto quelli in cui le autorità non hanno il controllo del territorio, come il Kosovo, e dai quali sono già partiti centinaia di uomini e ragazzi musulmani, recatisi in Medio Oriente per combattere nelle armate dell’Isis.
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Bosnia ed Erzegovina. Prima sentenza contro bosniaci arruolati nell’Isis
Creato il 06 ottobre 2015 da Giacomo Dolzani @giacomodolzaniI suoi ultimi articoli
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