La polizia bosniaca ha arrestato ieri sei persone sospettate di essere dei fiancheggiatori sello Stato Islamico.
Il primo, il ventitreenne Velika Kladusa, è stato arrestato in Turchia mentre tentava di raggiungere la Siria, al fine di unirsi alle milizie del Califfato; le autorità di Ankara lo hanno quindi rimpatriato e riconsegnato alle forze di sicurezza di Sarajevo, dove è attualmente rinchiuso in attesa di processo.
Altri cinque uomini sono stati fermati con l’accusa di aver costituito una cellula finalizzata alla propaganda degli ideali della jihad, oltre che a raccogliere finanziamenti per l’Isis e ad arruolare nuovi combattenti, pronti a partire per il Medio Oriente; nel loro covo la polizia ha inoltre rinvenuto numerose armi, tra le quali mitra e granate.
La Bosnia-Erzegovina, insieme al Kosovo, è uno degli stati europei che ha fornito alle schiere del Califfato il maggior numero di guerriglieri; sono centinaia infatti gli uomini partiti alla volta della Siria, e molti risultano già essere morti nei combattimenti.
Sono decine gli arresti operati dalle forze di sicurezza bosniache contro i fiancheggiatori dell’Isis; ma il paese balcanico, con una popolazione a maggioranza di religione musulmana, così come il vicino Kosovo, costituisce un bacino di arruolamento per l’Isis in Europa e, soprattutto quest’ultimo, governato da un esecutivo corrotto e disorganizzato, non in grado di controllare il territorio nazionale, è diventato un avamposto del terrorismo islamico alle porte dell’Ue.
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Bosnia-Erzegovina. Arrestati sei fiancheggiatori dell’Isis
Creato il 12 gennaio 2016 da Giacomo Dolzani @giacomodolzaniI suoi ultimi articoli
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